Amilcare e il suo amico e Vladimiro, colleghi nel Dipartimento di polizia, scoprono nella cantina del defunto padre del primo, un vino che ha un potere unico: è infatti in grado di aprire un varco con l'aldilà. Durante questi viaggi miracolosi di esplorazione i due riportano in vita un serial killer. Morti violente e rituali misteriosi coinvolgono nel gioco un Dipartimento di Polizia deviato e un'organizzazione occulta che cerca di impossessarsi del segreto. Affiancati da Lidia De Carolis, agente di polizia all'oscuro delle trame dei suoi superiori, Vladimiro e Almicare si scontreranno con diversi personaggi, reali e surreali, affronteranno prove e acquisiranno informazioni, guidati nella soluzione dell'enigma dal padre di Vladimiro, il misterioso Professor Chenier, scienziato-vignaiolo beneficiario e benefattore del dono, il misterioso vino Caresse de Roi capace di aprire quella porta.
Note
Nonostante il titolo inglese, Butterfly Zone, pasticcio fantasy metafisico surreale, è tutto roba di casa nostra, girato in un centro Italia da cartolina, con riprese oleografiche e un accompagnamento musicale da tirare sul pianista. Gli attori, nonostante la formazione teatrale del regista esordiente, risultano inascoltabili ma non è solo colpa loro: restituire con efficacia certe battute era impresa impossibile.
Luciano Capponi, regista esordiente ci propina un guazzabuglio senza senso dall'effetto involontariamente comico: chi di noi guardando il trailer non ha pensato che avesse attinto a piene mani dagli sketch comici di Maccio Capatonda della trasmissione"Mai dire..." ?
Vedere per credere. leggi tutto
Per un pubblico sprovveduto ed abituato a prodotti preconfezionati, Butterfly zone propone un approccio, che dal punto di vista semantico, non facilita il godimento di un prodotto che vuole rendere digeribile un argomento, che per sua natura lascia solo interrogativi ossia l'aldilà. Il film cerca per quanto possibile di aprire un varco in una zona dell'ignoto usando un linguaggio… leggi tutto
Per un pubblico sprovveduto ed abituato a prodotti preconfezionati, Butterfly zone propone un approccio, che dal punto di vista semantico, non facilita il godimento di un prodotto che vuole rendere digeribile un argomento, che per sua natura lascia solo interrogativi ossia l'aldilà. Il film cerca per quanto possibile di aprire un varco in una zona dell'ignoto usando un linguaggio…
Le intenzioni sono buone: spiace scriverlo, ma i lati positivi di questa pellicola, per me, finiscono qui. L'intreccio è estremamente confuso, quasi sconclusionato; la recitazione della gran parte dei personaggi è pessima, tanto da apparire palesemente artificiale. Gli ambienti, creati evidentemente nelle ristrettezze imposte da un budget non stratosferico, non sono un granchè; il tutto…
Luciano Capponi, regista esordiente ci propina un guazzabuglio senza senso dall'effetto involontariamente comico: chi di noi guardando il trailer non ha pensato che avesse attinto a piene mani dagli sketch comici di Maccio Capatonda della trasmissione"Mai dire..." ?
Vedere per credere.
Nonostante il titolo inglese, Butterfly Zone, pasticcio fantasy metafisico surreale, è tutto roba di casa nostra, girato in un centro Italia da cartolina, con riprese oleografiche e un accompagnamento musicale da tirare sul pianista. Gli attori, nonostante la formazione teatrale del regista esordiente, risultano inascoltabili ma non è solo colpa loro: restituire con efficacia certe battute era…
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