Regia di Florian Henckel von Donnersmarck vedi scheda film
VOTO : 4,5.
“The tourist” era un film molto atteso un po’ da tutti, d’altronde il primo lavoro di Florian Henckel Von Donnersmarck era un capolavoro (“Le vite degli altri”), ma il risultato è davvero sotto i livelli minimi di decenza.
Infatti, nonostante due divi di caratura primaria a disposizione, tutto funziona male se non addirittura malissimo, e lo spettacolo offerto a tratti è semplicemente sconfortante.
Frank (Johnny Depp) e Elise (Angelina Jolie) si conoscono, non casualmente, su un treno diretto e Venezia e la donna decide di invitarlo a stare nella sua sfarzosa suite.
Ma dietro questo invito non c’è l’amore, come spererebbe l’ignaro Frank, bensì un pericoloso inganno che metterà in serio pericolo la sua vita, tra un malavitoso che vuole il suo scalpo(e i suoi soldi) e la polizia che vuole catturarlo, scambiandolo per un altro.
Difficile salvare qualcosa in questo film, partito con i favori del pronostico, finisce però con l’arenarsi (o meglio dire annegare vista la location veneziana) già dopo pochi minuti inanellando una serie di strafalcioni (compresi dialoghi che riescono ad essere in alcune occasioni di una insignificantezza assurda), sfiorando il ridicolo involontario e generando scene scult senza attenuanti (per esempio, quella con Nino Frassica è proprio degna di un cinepanettone ed è tutto dire).
Anche le scene d’azione in se sono rare, ma soprattutto malfatte, mentre il ritmo è più soporiferovo che altro. Va leggermente meglio sotto il profilo dell’eleganza formale nei frangenti “rosa” (anche perché la Jolie è quasi sorprendente, peccato solo che il film non le vada dietro), mentre la compenente spionistica è deludente, ma qui la sceneggiatura, lacunosa e superficiale come poche (tanto che se ci si mette a contare gli errori o le cose assurde non si finisce più), ci mette sentitamente del suo.
Infine ovviamente non aiutano per niente le apparizioni degli attori italiani (una più triste dell’altra), che paiono scelti quasi a caso (ma chi l’ha fatto il casting?), mentre Venezia sarebbe un’ottima cornice anche se viene sfruttata solo parzialmente (ma diciamolo, non è questo uno dei punti deboli del film).
Insomma siamo davanti ad una delle più cocenti delusioni degli ultimi anni, inaspettabile (almeno da me) e per questo ancor più dolorosa.
Imbarazzante.
VOTO : 4,5.
Regia sciatta, priva di mordente e senza la minima continuità.
Tante scelte fanno urlare vendetta, che "Le vite degli altri" sia un caso isolato?
Spero di no e che in futuro sappia dimenticarsi di questo (terribile) passaggio a vuoto.
VOTO : 6.
Ruolo francamente bruttino (molto difficile da risollevare), ma in qualche frangente riesce ad offrire qualcosa di interessante, soprattutto in chiave leggera.
VOTO : 6,5.
Molto bella, affascinante e pure classica.
Direi una rivelazione (nel suo piccolo), peccato che il film non funzioni proprio per niente, altrimenti avrebbe potuto davvero lasciare un segno nella sua (non altissima per qualità) carriera.
VOTO : 6.
Disimpegnato, abbastanza divertente, altro non si può dire.
VOTO : 6.
Revival, stentavo quasi a riconoscerlo.
VOTO : 6.
Piccola parte, un pò fuorviante.
VOTO : S.V.
Cameo, direi il migliore degli italiani (va bene che non ci vuol molto a fare meglio di Nino Frassica, agghiacciante, Neri Marcorè e Christian De Sica, palesemente fuori parte).
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