La recensione su Machete

B-Movie vecchio stile ovvero storia di intrattenimento con soggetto intelligente e peraltro attuale (immigrazione clandestina).
  Rodriguez come suo solito caratterizza l'opera con un taglio completamente sopra le righe che non disdegna momenti volutamente trash (Machete che si cala da una finestra utilizzando come corda le viscere di un nemico!?) e altri a dir poco fracassoni (tutta la parte finale, in particolare Machete che salta in aria con una moto e spara con una mitragliatrice montata sul manubrio!?). Ciò costituisce il punto di forza (sotto il profilo del divertimento) ma allo stesso tempo il tallone d'achille della pellicola (non si prende sul serio e alla lunga tende a irritare per le troppe scene action).
  Moltissimo il gore anche se rappresentato in buona parte, così come alcune scenografie, mediante il ricorso alla computer grafica (gran bel peccato visto il coinvolgimento in veste di attore di un maestro degli effetti speciali artigianali come Tom Savini).
Vari omaggi al western all'italiana (dal Cochillo di Tomas Milian - Machete che va in giro con il campionario di coltelli - fino al Requiescant di Lizzani con il prete omicida), ma anche a "L'angelo della vendetta" di Abel Ferrara (la ragazza vestita da suora che compie la sua vendetta pare esser stata ripresa proprio dal film ricordato).
  Non manca poi la passione di Rodriguez per i corpi femminili, passione che può essere definita una vera e propria firma presente in quasi tutti film del regista texano. Infatti, Rodriguez non dimentica mai di esaltare le curve del gentil sesso e anche in questo caso non si tradisce. Devo dire che la cosa, questa volta, gli riesce in modo un po' più grezzo, comunque costituisce un punto in più nel tabellino degli appassionati di B-Movie,
  Maiuscole le interpretazioni degli attori, in modo particolare Robert De Niro, Michelle Rodriguez e l'attore che interpreta la spalla del senatore. Granitico Danny Trejo che, per l'occasione, passa da caratterista a protagonista principale (ruolo che, a mio avviso, per la scarsa espressività non riesce a reggere). Piccoli cammei per Savini, Don Johnson (qua meno incisivo che in "Kill Bill") e Steven Seagal. Ordinaria la Alba che certo non brilla per particolari doti interprative.
Colonna sonora sufficiente.
 In definitiva un B-Movie con un soggetto eccellente, ma sviluppato guardando troppo al lato spettacolare della vicenda piuttosto che alla caratterizzazione dei personaggi e del contesto in cui operano. Gore portato all'eccesso e un taglio, forse, un po' troppo grezzo per quella che, a mio avviso, si rivela una mezza occasione sprecata. Comunque godibile e con un ottimo spunto iniziale. Voto: 6.5