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Cyrus

Regia di Mark Duplass, Jay Duplass vedi scheda film

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La recensione su Cyrus

di bradipo68
6 stelle

Ma che avrà fatto di male una caruccia come la Tomei per avere un figlio il cui padre sembra Godzilla e un partner maschile che sembra il fratello di Shrek(come dice lo stesso John C. Reilly  stupito di tanta benevolenza da parte degli sceneggiatori)?
Cyrus è un film che ha delle potenzialità che poi purtroppo perde strada facendo.
La classica storia delle solitudini che si incrociano, anzi più che altro sbattono, un bel frontale in una di quelle feste dove ognuno tende sempre a farsi un pacchettino di affaretti suoi preso come è dal buffet e soprattutto dal reparto alcolici, è ormai un classico.
Meno classico l'approccio di lei che fa apprezzamenti sul gioiello di famiglia di lui in bella mostra.
Purtroppo però invece di descrivere personaggi più a fondo, indagare sulle cause della loro asocialità conclamata dove ti va a parare questo film? Va a rimbalzare sulle paranoie di Cyrus e sulla concorrenza che sorge tra questo quarto di bue  e il bietolone John C. Reilly.
Ma anche qui timidamente.
Uno si aspetta una guerra dei Roses con napalm e bombe a mano e invece sono petardi e mortaretti che scoppiano senza neanche fare rumore. Insomma la sensazione che mi ha dato Cyrus è quella di un film dalla potenzialità inespresse, una buona occasione sprecata per declinare in modo originale la commedia sentimentale tra due non più giovanissimi. E si sa che in quel di Hollywood all'aumentare dell'età diminuiscono drasticamente le occasioni di recitare, soprattutto per le gentili ex-donzelle.
Marisa Tomei è invece un caso a parte perchè da giovanissima ha avuto le sue occasioni sprecate ( e non solo per colpa sua) e poi sta rivivendo ora una seconda giovinezza legata sia a una formidabile tenuta fisica ( la signora all'alba dei suoi quasi 48 anni è tirata come una corda di violino, palestrata come non mai) sia a una certa spigliatezza nel mostrare le proprie grazie a un'età certo non verdissima( è marchiato a fuoco nella memoria  l'incipit di Onora il padre e la madre del grande Sidney Lumet).
Ma sto divagando.
Dicevamo: Cyrus è un po' tutto e un po' niente, un fritto misto a cui manca il condimento, con tre buoni attori in cui la miglior trovata è far passare per inquietante uno con le guance e il fisico di Jonah Hill (qui veramente in "grande" forma).
Uno che data la sua conformazione fisica dovrebbe ispirare solo simpatia o perlomeno empatia per il suo stato di isolamento volontario.
Peccato perchè ormai si è abituati ad attendere sempre buone cose da un film dal look "indipendente" come questo( anche se in realtà è prodotto tra gli altri dai fratelli Ridley e Tony Scott).
Cyrus strilla Sundance fin dalle prime inquadrature ma in fondo è troppo omologato al buonismo hollywoodiano che si sta spandendo come un morbo anche nel cinema indipendente.
(bradipofilms.blogspot.com)

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