Regia di Alexandre Aja vedi scheda film
Iper-trash e sanguinolento come poche altre pellicole di genere in circolazione, il "Piranha 3-D" di Alexandre Aja è un malato divertissement fine a sé stesso, un film che alla fine, probabilmente, non ha nemmeno la velleità di essere un remake. Quello che il regista del memorabile "Alta tensione", in trasferta americana, ci propone è una sorta di reboot con tanto di effetti stereoscopici ed una miriade di citazioni cinefile direttamente dai b-movies anni '80. Abbandonata ogni possibilità di avere uno script originale o perlomeno degno di questo nome, il regista francese si scatena con i suoi pescetti dai denti aguzzi in quello che è una sorta di festival della scarnificazione gore. Nel suo torture porn acquatico si salvano in pochi e non certo i giovani abitanti del lago qui trasfigurati dalle festività dello springbreak e da improbabili concorsi di miss maglietta bagnata. Il branco di predatori si abbatte sull' insediamento lacustre a mo' di punizione biblica sbranando (persino evirando) fighetti e fighette discinte e spensierate. Un massacro impietoso nel quale Aja sguazza come un bambino dimostrando ancora una volta di saper girare alla grande e aggiudicandosi una lunga sequenza (o sterminio?) di massa che lascia effettivamente senza fiato. Ritmo discreto, allentato dall'inevitabile prevedibilità della storia e lunghissima la carrellata di volti più o meno affezionati al genere: dal Richard Dreyfuss de "Lo Squalo" alle ex eroine Elisabeth Shue e Dina Meyer, da Ving Rhames ad un redivivo Christopher Lloyd che qui appare persino ringiovanito. Che abbia viaggiato nel tempo?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta