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Piranha

Regia di Alexandre Aja vedi scheda film

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La recensione su Piranha

di stanley kubrick
8 stelle

IL SANGUE GUSTOSO

E' una bella storiella. Un regista emergente esperto nello splatter e nei remake di film di successo si cimenta su un opra importante, ovvero Piranha di Joe Dante, forse il suo capolavoro.
Nell'immaginario Lago Vittoria si svolgono i fatti. Un terremoto devasta quel territorio provocando una forte apertura nel fondale del lago. I Piranha sono liberi. Uno sceriffo e altre persone tra cui il figlio timido cercheranno di sventare la minaccia.
Lo splatter fa parte del cinema contemporaneo. Corpi divisi a metà, arti maciullati e morti improvvise sono le "arti" dello splatter. Ma c'è una specie di movimento americano che lo celebra continuamente, come se fosse un ossessione, una cosa che devi fare per forza. Il suo nome è Splat Pack. Registi come Eli Roth, Alexandre Aja e Rob Zombie, tanto per fare alcuni nomi, sono i maggiori esponenti. Alcuni si cimentano in stori di fantasmi dentro case infestate, altri alla frammentazione dei tessuti umani, altri al sadismo mischiato a urla provenienti dalle poveri genti. Questi registi hanno un modo di pensare il sangue diverso dagli altri. E' sangue gustoso quello che fanno uscire dalle ferite. Non ci sono veri e propri mostri (escludendo il film in questione) che si nutrono in parte del sangue. Loro si limitano a far vedere agli spettatori lo scorrere con un andazzo decisamente veloce. La carne che avvolge le ossa viene sfilata con una tranquillità disarmante e le ossa, anche in questa pellicola, sono all'ordine del giorno. Questi registi si ispirano a pellicole di Lucio Fulci e dell'horror all'italiana, al genere cannibal-movie molto in voga negli anni 70 soprattutto in Italia grazie a registi come Deodato e, infine, si ispirano a film dove lo splatter cancella dalla mente dello spettatore la storia, i protagonisti, gli eventi accaduti in precedenza.
Il prologo del pescatore è devastante. Quel gorgo in mezzo al fiume che raccoglie tutta l'acqua rimanda agli uragani che distruggono tutto quello che trovano. Il pesce appena pescato che si contorce nella brachetta dopo che il pescatore è stato risucchiato dai piranha a mò di manga fa venire i brividi.
Video porno. Sono questi quelli che guarda Jake, timido ragazzo protagonista della vicenda. La madre, lo sceriffo della cittadina, lo sta per beccare per ben due volte. Che paura per il nostro. Specie se ha da fare il baby-sitter alla sorella e al fratello più piccoli nonostante ci sia una super-mega festa nel lago, con ragazze in bikini, ragazzi stereotipati e via dicendo. Fare il baby-sitter ai fratelli non è mai piaciuto a nessuno. Stare lì inermi a gaurdare i bambini mentre giocano con le loro cose è straziante. I video porno potrebbero aggiungersi alle due ragazze nude integralmente, venute alla festa per girare un film, anch'esso porno. Infatti l'erotismo è uno dei punti forti dello splatter in generale. Donne nude mentre si toccano nei fondali è ancora più eccitante alla vista degli spettatori.
Nella prima parte del film, Aja si concentra soprattutto nel far scorrere la trama, raccontandoci che questi piranha sono dell'epoca del Pleistocene, narrandoci a grandi linee quello che stà per succedere e quello che è già successo. Nella seconda parte, il regista statunitense chiama in causa i piranha, dato che lo spettatore, alla lunga, si stava per annoiare. Il morso nel di dietro di una ragazza dà il via alla maciullazione e alla devastazione (quasi del tutto) completa della razionalità dei ragazzi. La paura ha il sopravvento. In un primo momento pensano a uno squalo. Ma non è proprio così.
La macchina da presa si muove con i personaggi. Poche riprese dall'alto, poca camera a mano sono gli espedienti di Aja che riesce a far salire la suspence anche nel momento finale, anzi soprattutto. Pensavano tutti di essersi salvati dopo che si erano allontanati per motivi di famiglia a largo del lago.
E invece c'è un folgorante finale a sorpresa. Che, naturalmente, non svelo.
Adatto a un pubblico minore di 14 anni, avrei alzato di qualche annetto la censura. Ma, forse, è meglio così. Anzi è stato un bello spettacolo vedere un uomo davanti a me che vomitava per terra alla vista del sangue. Azz!!!

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