Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Una bella proposta di un cinema italiano che si poteva permettere certe operazioni, ci sono dei didascalismi, ma sempre ben conditi con immagini di pregio,costumi e scenografia veramente apprezzabili. E qui casca l'asino per quanto riguarda la critica, che è cascata sempre sul fatto che Bolognini mirava più alla ricostruzione che alla sostanza, cosa non vera. Il regista ha saputo costruire benissimo un bel racconto avviccente ed è un vero peccato, che oggi lo dobbiamo vedere ( o non vedere) alle 3/4 di notte: non si capiscono queste scelte... ma niente niente il nostro cinema ha una tassa particolare?? Altrimento non si spiegano certe scelte.
Un film di questo genere in prima serata sarebbe l'ideale e sfido qualcuno a squalificarlo, forse abbiamo paura di mettere in ombra certe operazioni televisive... Elisa ect.. che sanno di ridicolo al massimo, e magari oggi fanno gridare al miracolo.
Bolognini è stato sempre un grande per i personaggi, in particolar modo femminili, ma qui ha saputo guidare anche un attore come Ranieri, completamente a digiuno del mezzo, in maniera mirabile.
La ricostruzione della Firenze d'epoca è eccezionale, grazie anche alla fotografia di Guarnieri, ottimo collaboratore del regista, che non sa mai di oleografico.
Dal libro di Pratolini la storia di metello nella firenze dei primi del '900
Un commento mirabile e famoso di Morricone, che sottolinea tutto il film
Dopo la "riapparizione" con Fellini, con poco successo, ebbe qualche sodisfazione in più qui.. è un'attrice di presenza, ma non una grande attrice, il doppiaggio l'ha sempre salvata.
Bella presenzza in un ruolo non facile, e Bolognini l'ha anche scelta per un'altra bella parte. Attrice da pochissimo morta, ma da diversi anni scomparsa dal panaroma cinematografico
Un bello exploit che la mise in luce anche livello internazionale, ebbe un bel momento che il nostro cinema si è lasciato perdere, purtroppo
Una scelta temeraria sulla carta, da parte del regista, ma da qui prese il volo la sua carriera, che poi si posizionò più sul versante teatrale. Fu doppiata dal ragzzo, di allora, della Piccolo, dato che lui è napoletano.
Una regia che sa quasi di capolavoro, attorniata da un cast anche futuribile, tutto di primo paino, su sui il regista si è basato ed ha diretto alla perfezione del aprticolare. Ha coadiuvata una bella squadra di scenggiatori che hannio saputo dare il meglio
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