Rimasto orfano Metello trova lavoro come muratore nel cantiere di un ex operaio diventato ingegnere che, dimentico delle sue origini, è diventato uno sfruttatore senza scrupoli. Arrestato per essersi scontrato con la forza pubblica, mandata a proibire una manifestazione in seguito alla morte di un muratore anarchico, all'uscita dal carcere trova ad aspettarlo Ersilia, la figlia dell'ingegnere. Nel frattempo a Firenze si è fatto strada l'ideale socialista e Metello, abbandonati gli anarchici, partecipa a una manifestazione per ottenere salari più decorosi.
Note
Da un libro di Vasco Pratolini che a metà anni '50 fu un caso letterario, un classico film letterario "alla Bolognini", prezioso e un po' esangue. Splendida fotografia di Ennio Guarnieri, grintosi Ranieri e la Piccolo.
"Metello" è un film che ha il merito di farsi trasposizione sincera del bel romanzo di Vasco Patrolini. Il giovane Massimo Ranieri incarna la coscienza di classe che si sta facendo strada tra il mondo operaio. Ma la regia del bravo Bolognini non sfugge da un impianto a tratti calligrafico. Nulla comunque che tolga meriti al piacere della visione.
Un gran bel film, sotto tutti gli aspetti, anche al giorno d’oggi. 68ino, (si era nel ’70), socialista soprattutto. Esemplare nell’affrescare il socialismo glorioso, quello dell’800. Quelle delle lotte per i diritti dei lavoratori, le uniche che davvero hanno trascinato dietro di sé in modo efficace l’affermazione dei diritti umani.
La giusta lotta verso lo… leggi tutto
Un altro adattamento di un romanzo (Metello di Vasco Pratolini) ad opera di Bolognini, sempre apprezzabile per il gusto e l'eleganza delle ricostruzioni storiche e qui anche per la sobria riproposizione dell'atmosfera di continuo scontro - non solo e semplicemente in senso fisico - sociale dell'epoca, fra classi povere e classi agiate; sintomatico in questo senso è il personaggio… leggi tutto
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
Un gran bel film, sotto tutti gli aspetti, anche al giorno d’oggi. 68ino, (si era nel ’70), socialista soprattutto. Esemplare nell’affrescare il socialismo glorioso, quello dell’800. Quelle delle lotte per i diritti dei lavoratori, le uniche che davvero hanno trascinato dietro di sé in modo efficace l’affermazione dei diritti umani.
La giusta lotta verso lo…
Questo notte se n’è andato.
E’ morto uno dei massimi maestri della musica da film, anzi della musica punto.
Addio a Ennio Morricone, un mito per tutti noi, cinefili e non. Un gigante.
Se…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
Bolognini realizza un affresco (qua e là di superba bellezza) dell'Italia dei primi del Novecento, dei primi movimenti socialisti e delle lotte sociali. I personaggi sono abbastanza ben definiti, la regia è energica ed imprime il giusto ritmo alla vicenda, ma il film soffre per un finale che appare deludente e frettoloso. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:2…
Aspettando tempi migliori, che forse mai arriveranno, per la festa del primo maggio, una lista di film dedicata a tutti quelli che hanno dovuto lavorare anche oggi, che nel mondo attuale con la crisi e tutto il resto,…
Un altro adattamento di un romanzo (Metello di Vasco Pratolini) ad opera di Bolognini, sempre apprezzabile per il gusto e l'eleganza delle ricostruzioni storiche e qui anche per la sobria riproposizione dell'atmosfera di continuo scontro - non solo e semplicemente in senso fisico - sociale dell'epoca, fra classi povere e classi agiate; sintomatico in questo senso è il personaggio…
«Un regista rimosso». Così Alberto Pezzotta comincia la sua introduzione al Castoro – altrove scritto a quattro mani con Pier Maria Bocchi – su Mauro Bolognini (1923-2001). Che regista…
A mio parere il miglior film di Bolognini, troppo spesso accusato ingiustamente di avere badato troppo alle ricostruzioni ambientali ed alle scenografie, piuttosto che ai contesti storico-politici. Mi sembra l’ora di abbandonare questi pregiudizi aristarchiani (mi riferisco agli intellettuali di stampo marxista che, dopo la guerra, hanno dominato il campo della critica…
Dal romanzo omonimo di Vasco Pratolini: ai primi del ’900 il giovane Massimo Ranieri partecipa alle lotte sindacali e si barcamena fra varie donne (la matura Lucia Bosé, che lo inizia al sesso; la solida Ottavia Piccolo, che lo sposa; la tentatrice Tina Aumont, che lo spinge a intrecciare una relazione extraconiugale). Il film è rappresentativo della produzione media di…
Nell'aria serpeggiano le note provenienti dalla Liguria e allora sono scattati i ricordi del vecchio
Festival della canzone italiana. E` nato nel gennaio del 1951, biglietto d'ingresso lire 500,
presentatore Nunzio…
Chi ci abita vicino li conosce, ci parla. E sa che sono vivi non solo perché sono in continuo movimento alla ricerca del mare. Per questo alle volte il fiume non è scenario: in certi film la sua natura è forte e…
Il cinema riesce a ricreare insolite prospettive e inedite geometrie degli spazi giocando sulle luci e i chiaroscuri, ma anche azzardando “accostamenti” impossibili che la realtà non conosce né conferma, comunque…
Una bella proposta di un cinema italiano che si poteva permettere certe operazioni, ci sono dei didascalismi, ma sempre ben conditi con immagini di pregio,costumi e scenografia veramente apprezzabili. E qui casca l'asino per quanto riguarda la critica, che è cascata sempre sul fatto che Bolognini mirava più alla ricostruzione che alla sostanza, cosa non vera. Il regista ha saputo costruire…
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Commenti (1) vedi tutti
"Metello" è un film che ha il merito di farsi trasposizione sincera del bel romanzo di Vasco Patrolini. Il giovane Massimo Ranieri incarna la coscienza di classe che si sta facendo strada tra il mondo operaio. Ma la regia del bravo Bolognini non sfugge da un impianto a tratti calligrafico. Nulla comunque che tolga meriti al piacere della visione.
commento di Peppe Comune