Regia di Doug Pray vedi scheda film
Film che ripercorre l’evoluzione della scena rock di Seattle, prendendo in considerazione il periodo che va dalla fine degli anni '80 all metà dei '90: il periodo del "grunge", quello, per così dire, primigenio. Si parte dagli albori con i primi gruppi locali, poi l’esplosione internazionale con l’uscita di Nevermind dei Nirvana nel 1991, a seguire con la commercializzazione estrema del “marchio” grunge (moda, vestiti, infiniti articoli su giornali e riviste, pubblicità, ecc. ), quando esso si è ormai radicato come fenomeno di cultura pop, infine la morte di Kurt Cobain che segna idealmente e maliconicamente la fine di un’epoca. Innumerevoli i personaggi che scorrono davanti alla telecamera, esprimendo alcune brevi impressioni e opinioni: in primo luogo molte band (riprese anche dal vivo in spezzoni altrettando brevi), ma anche Jack Endino (celeberrimo produttore), qualche giornalista, i fondatori dell’ormai mitica Sub Pop e i rappresentanti di altre etichette “indie”, tutte cruciali nello sviluppo della scena. Non c’è il piglio del documentario rigoroso e scolastico, è tutto più sciolto e libero e decisamente piacevole da seguire.
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