Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Se la gradualità è una caratteristica ciclica di Rivette, con trame che per un po' girano apparentemente a vuoto e poi lentamente ingranano e vanno verso il traguardo, l'infarcire i suoi racconti di molti, troppi spunti, alcuni dei quali slegati e un po' posticci è una situazione nella quale ricade spesso. "Le pont du Nord" sarebbe un giallo, raccontato quasi come una commedia a due, di cui un personaggio decisamente fuori dagli schemi e spesso anche dal racconto stesso. Così il risultato finale è un film lento e dispersivo ed a tratti insensato, salvo quando prendere drammaticamente velocità e concretezza nel finale, dove tutto o quasi, precipita letteralmente.
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