Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
A me Carlo Lucarelli fa schifo da sempre, quindi riesco a vedere bene senza distrazioni e in una sola tornata di visione "Le Pont Du Nord" in versione restaurata recentemente, da 153'. Per chi conosce bene e ama Parigi, specialmente quella del 1981 ben colta nella sua trasformazione urbanistica e invasa di cantieri, un must imperdibile e assoluto, che ben coglie la gentrificazione delle costruzioni e abbattimenti, come quella personale delle due spaesate, da tutti ingannate donne protagoniste (con oltre vent'anni di differenza tra le due), Marie e Baptiste interpretate dalle due-pure sceneggiatrici- Ogier, Bulle e Pascal, madre e figlia(che morì pochi anni dopo a 26).
Strepitoso il finale karateka al tramonto in uno scorcio di paesaggio periferico parigino quasi mai visto al cinema(il secondo ponte, "des Abattoirs", del Canal de l'Ourcq e del Canal Saint Denis, con Jean-Francois Stevenin che allena al sincronismo marziale del karate di cui è invasata, la Ogier giovane.
L'intreccio è complicato, studiatamente assurdo e criptico, prestante a molteplici interpretazioni e visioni come quasi sempre in Rivette, ma ciònonostante al netto delle volute assurdità e dei non comuni momenti ma un pò irritanti nel loro essere tirati veramente troppo per le lunghe, cattura l'attenzione e si fa seguire senza problemi per la sua impegnativa durata. Stupenda la sequenza di Baptiste e Marie che dormono in una macchina che la prima riesce ad aprire, in rue du Lieuvin, e il proprietario che ovviamente non le conosce, la mattina dopo arriva, e dice dopo avere bussato al vetro a Marie che ancora dorme, purtroppo fra 10 minuti deve partire per andare al lavoro, ma nel frattempo va a fare colazione, dando tempo alla signora di sistemarsi e rassettarsi. Piacevolmente irreale e leggero, fiabesco, in linea con i marchi registici riconoscibili di Rivette.
l'italiano tipico avrebbe subito chiamato la polizia, CC, e VU precipitosamente. Se prima non avrebbe sparato.
Impossibile non menzionare l'apparizione di Pierre Clementi, nel ruolo maschile più infame e traditore del film.
Ted_Bundy1979
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