Regia di Donato Rotunno vedi scheda film
Horror mediocre, che ha il sapore della minestra riscaldata, male per giunta.
Anna Veigh giovane insegnante con un passato burrascoso, di molestie sessuali, peraltro anche il suo presente non è meglio,sul posto di lavoro il preside la insidia mellifluamente. L'offerta di fare da tata a due piccoli orfani, fratello ,Miles e la sorella Flora, cade a fagiolo. Con la direzione dell’austera governante Miss Grose, Anna inizia ad occuparsi dei due bambini in una isolata villa di proprietà dello zio dei bambini. Scopre con rammarico che chi l’ha preceduta è scomparsa in circostanze misteriose, inoltre, pochi giorni dopo, inizia a essere vittima di incubi sempre più frequenti.Una villa a più piani immersa in un luogo sperduto, con tanto di piccolo cimitero nella vicinanze, è l’habitat perfetto per un horror, tuttavia , con lo scorrere dei minuti, si ha sensazione che questo film, è purtroppo la solita minestra riscaldata, male per giunta, con una narrazione confusa, situazioni e immagini realizzate con uno scellerato copia/incolla, che fa spesso provare la sensazione di deja vu, imboccando percorsi improponibili i e già battuti, con un epilogo maldestro. il film, datato 2006, dell'allora esordiente regista Donato Rotunno, è un adattamento in chiave moderna del buon racconto "Il giro di vite " di Henry James .In questa trasposizione però la trama finisce per avvitarsi su se stessa, inserendo sempre false piste, tra flashback e allucinazioni misteriose, jump-scare telefonati e il solito uso dei topoi ambientali e architettonici, con maniglie che si aprono da sole, tende che nascondono misteriose presenze e lampi e tuoni a flagellare i momenti di quiete. La regia è fiacca e incapace di procurare tensione.La sensuale Leelee Sobieski è piuttosto brava,ma non riesce a sollevare dalla mediocrità un film ,contraddistinto da uno script, che fa acqua da tutte le parti. In “a dark place” è percepibile, un erotismo sotterraneo, che si consuma nell’ ambigua relazione tra le due figure femminili, ma il film nel complesso non propone niente di nuovo .Evitabile
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