Regia di F.W. Murnau vedi scheda film
Il cinema ci ha dato altri esempi di passioni divoranti e sconvolgenti, dove la persona perde il senno per un sentimento che secondo me solo scambia per amore. Qui, però, siamo un gradino ancora più in basso: un uomo vede per un istante una donna che gli rapisce il cuore; poi ne conosce un'altra che le solo assomiglia, e per quest'altra che non è lei si umilia e si rovina senza freni. Non so se il regista avesse in mente qualche caso reale da lui osservato, fatto sta che qui siamo negli abissi della follia sentimentale e quasi paradosso. Se per certi versi (solo per certi...) è comprensibile che il protagonista si sia innamorato di quella donna che ha urtato un giorno per strada, dall'altra parte il modo caparbio e pertinace col quale si accanisce per avere l'altra che le somiglia è decisamente assurdo. Da persona onesta e sensata, cederà senza ritegno, ma rendendosene conto, al furto, all'inganno di persone care, all'autodristruzione di sé, a cominciare dalla perdita del lavoro. E' un uomo sbattuto come canna al vento da una passione violenta, alla quale si consegna però spontaneamente.
Forse il regista tenta una spiegazione di questo tragico decorso. Che abbia a che fare con la vita troppo regolare e monotona che l'uomo conduceva prima? O forse con le sue aspirazioni frustrate di diventare poeta di successo? (dove non c'entra tanto la poesia, quanto proprio il successo mondano e il denaro che ne derivano). La questione rimane comunque aperta, e Murnau si limita a constatare i fatti della vicenda.
E' un film girato con molta cura formale, che si concede anche qualche effetto speciale, stupefacente per l'epoca. E' scorrevole e si vede volentieri. Se posso fare un appunto, le didascalie potrebbero aiutare di più quando compaiono via via i numerosi personaggi presentandoli di volta in volta. Bisogna andare invece un po' per deduzione (ma alla fine i conti tornano).
Il lavoro di restauro è encomiabile: le immagini sono nitide e senza graffi, e le musiche di buon livello sono state scritte apposta per la nuova versione restaurata del 2005. Qui posso anche rilevare che quando i tedeschi, con la loro proverbiale precisione, si mettono a restaurare un film lo fanno con grande cura e scrupolo, spesso meglio degli italiani. Questo ne è un buon esempio.
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