Regia di Julian Jarrold vedi scheda film
Primo capitolo di una serie di film per la televisione tratta dall'opera letteraria del britannico David Peace, Red Riding - 1974 è cinema per il piccolo schermo, una produzione seria e di ottima qualità che non ha paura di mostrarci il darkest side d'Inghilterra. Quello corrotto, malsano, impotente, quello di cui vergognarsi. Siamo nello Yorkshire, media e forze dell'ordine vivono di loschi affari fra mazzette, minacce ed omicidi. Sì perché in città c'è qualcuno che rapisce, sevizia ed uccide innocenti bambine. Impunemente e nell'indifferenza più totale. Questo almeno sino a quando un giovane e rampante reporter del posto non prende a cuore la vicenda. In prima battuta, egoisticamente, per far carriera; poi però qualcosa s'incrina nell'animo dello scrittore arrogante. L'orrore è troppo, il coinvolgimento personale aumenta sino al punto di non ritorno ed un amore falciato sarà la goccia che farà traboccare un vaso ricolmo di vendetta e rancore. Teso ed inquietante, il film di Julian Jarrold sdogana definitivamente il talento di un regista poliedrico di cui probabilmente continueremo a sentir parlare. U incubo alla luce del sole, intriso di fumo ed alcol, carnale ed emotivamente violento. Senza coscienza, impietoso come il peggior degrado raggiunto dall'animo umano. L'altra faccia degli anni '70, messi in scena nei bassifondi, nei pub, fotografati per contrasti, inquadrati di sbieco. Un mondo in cui il finale di una (brutta) storia è uno solo e Jarrold sa qual'è. Grande cast con menzione particolare per la tormentata Rebecca Hall e per il viscido Sean Bean. Andrew Garfield, protagonista assoluto, si rivela perfetta incarnazione di un idealista irrequieto, arrogante e passionale ma, a suo modo, puro. Carne da cannone.
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