Regia di Julian Jarrold vedi scheda film
Tratto dal primo libro della magnifica saga noir di David Peace, il film filtra parecchio del materiale letterario, ma ne mantiene intatta l'anima oscura, pregna di sangue e violenza, con un epilogo pesante ed ineluttabile come un macigno, che lascia l'amaro in bocca.
Rispetto al capolavoro di Peace, che a tratti è estremamente visionario oltre che diretto(ma lo sarà anche di più, ed in maniera quasi incomprensibile per quanto magnifica, 1983), l'opera di Jarrold appare più "corretta ed educata": Eddie, il suo protagonista, perde una parte di quella "testardaggine" che rasentava la follia presente nel libro, ma tuttavia mantiene intatto il suo ruolo di "eroe per caso", spinto in un vortice di corruzione e disperazione in cui solo l'istinto profondo e tutto umano di "agire in modo retto" a dispetto del baratro che lo circonda, lo porta ad una serie di svolte intense e brutali, ma credibili. Anche il sottofondo che riguarda la critica ai metodi di polizia, la corruzione politica, il graduale divoramento da parte del potere di chi lo ostacola o cerca di svelarne l'anima corrotta, che avviluppa in una morsa sempre più stretta i protagonisti, vengono resi dal regista con un minore senso di pathos e spietatezza, per quanto l'amaro in bocca del bel finale sia più che percepibile.
Ancora lontano dal successo di Spiderman, Andrew Garfield si rivela già per quello che è: uno dei pochi attori(come Joaquin Phoenix) a recitare con tutto il corpo ed il cuore: capace di mettersi a nudo senza riserve, e spingersi dentro ai propri personaggi senza porre barriere. Lui, in ogni caso, è davvero magnifico.
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