Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Uno dei film più "mesti"di Nanni Moretti
Ritorno nella città natia,Roma, di Don Giulio ,un Moretti mai cosi serio,sacerdote inviato in missione all'estero per alcuni anni.Prova a ricomporre i rapporti con la sua famiglia e cerca di riprendere i contatti con gli amici d'infanzia.Ma è tutto cambiato e niente va nel suo verso:l'amico Saverio, per una delusione sentimentale , è sprofondato nella paranoia e barricato in casa,non gli apre nemmeno la porta,Cesare dichiara riottoso di voler abbracciare il cattolicesimo,ma sembra una scelta di comodo,un altro amico,è alle prese con un processo per terrorismo.L'ex parroco, don Antonio, ormai spogliato,ha messo su famiglia, Gianni, vive la sua omosessualità mettendosi nei guai, coinvolgendolo in una situazione tra il tragico e il grottesco. Don Giulio è un uomo alla deriva,perdente su tutti i fronti e per quanto si sforzi non riesce a far breccia in nessuna delle loro vite.In casa va peggio,suo padre, ormai anziano, prende una cotta per una ragazza molto più giovane e lascia la moglie, che entra in una profonda depressione e si suicida,la sorella Valentina va a a vivere da sola con l'intenzione di abortire.Insomma una sfilza di disgrazie si abbatte sul prete,nemmeno i fedeli lo seguono più.Il suo ruolo all'interno di questa realtà non esiste, è un personaggio in cerca di scena,è come se fosse capitato in questa storia accidentalmente,non incide su ciò che lo circonda, anzi l'ambiente che gli fa da cornice sembra respingerlo, come un corpo estraneo.La crisi dell'uomo non è solo religiosa, ma è soprattutto umana e fa vacillare qualsiasi fede.Amarissima riflessione sulla solitudine cosmica che affligge l'individuo,al quale neanche Dio,può più bastare.
E' insieme a Bianca uno dei personaggi più mesti, cui da vita Nanni Moretti ed è uno dei suoi lavori più dolorosi, niente ironia e sarcasmo,solo tristezza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta