Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Lasciata l'isola di Ventotene, don Michele (Moretti) va a fare il parroco in una periferia romana. Qui scopre quanto è difficile occuparsi del prossimo e sconfiggere quel male così comune che è la solitudine: la sua famiglia va in pezzi (l'anziano padre va a vivere con un'altra donna, la madre si suicida per il dolore, la sorella abortisce) e gli amici di un tempo hanno imboccato tutti pericolose strade verso la devianza, tra manie, depressioni, fughe dalla realtà e ossessiomi.
Col suo stile antinarrativo, condito dai vezzi del "personaggio Nanni Moretti", il regista romano scrive, dirige e interpreta un personalissimo apologo di rara finezza morale nel quale i temi dell'incomunicabilità e della solitudine vengono passati al setaccio di uno stile caustico e doloroso.
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