Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Nanni Moretti si è fatto notare da pubblico e critica fin dai suoi primi film, e quando girò La messa è finita era già un "autore" affermato. Il film fu molto apprezzato, sia per le sue qualità cinematografiche, sia perchè uscì in un periodo in cui il livello medio della produzione nostrana si era decisamente abbassato. Il più prestigioso critico del periodo (Grazzini) scrisse che:" Con La Messa è finita Nanni Moretti fa un bel passo avanti. (...) Il film è un'analisi schietta dello stato confusionale che attraversiamo, e la proposta di un'igiene mentale da praticare con l'osservarsi e l'osservare i tanti modi diversi di soffrire. (...) Ma anche molto più compatta è la struttura del racconto, che pur tenendosi fedele ad uno stile frantumato si addensa in un protagonista benissimo caratterizzato nei suoi scatti, nelle sue dolcezze, nelle sue incrinature, in quel che di lunare a cui Moretti ci ha abituati per togliere al suo cinema ogni velleità sociologica e ogni severità ammonitoria". Osservazioni senz'altro giuste e pertinenti perchè il film risulta valido ancor oggi, uno dei migliori risultati nella quarantennale carriera di Moretti. A centrare il bersaglio è soprattutto la descrizione di una società contemporanea in preda al caos dove le chiese sono ormai vuote, le famiglie si sfasciano, i sacerdoti vogliono abbandonare l'abito per vivere una vita più "terrena" e la sorella di don Giulio vuole abortire: tutto questo causa delle profonde fratture nella sua visione del mondo e una constatazione di impotenza che gli ispira il desiderio della fuga. Il discorso di Moretti è portato avanti con coerenza e una buona dose di rigore morale che accresce l'efficacia della rappresentazione, anche se non manca qualche scena, come ad esempio quella della rissa per il parcheggio, che appare un po' troppo sottolineata; l'addio ai parrocchiani nel finale è comunque molto sentito e commosso. Belle musiche di Nicola Piovani ed azzeccata la scelta di utilizzare come motivo conduttore la bellissima canzone di Bruno Lauzi "Ritornerai", che accompagna col suo ritmo sincopato uno struggente, surreale ballo "sognato" in Chiesa che rientra tra i finali più memorabili degli anni Ottanta, e non solo. Nel cast, oltre a Moretti si distinguono soprattutto Margarita Lozano e Ferruccio De Ceresa nei panni dei genitori, Marco Messeri, Enrica Maria Modugno ed un giovanissimo Vincenzo Salemme. Insieme a "Caro Diario" è il film che più mette d'accordo gli ammiratori del regista nella sua promozione a livello di Classico.
voto 9/10
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