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The Human Centipede (First Sequence)

Regia di Tom Six vedi scheda film

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denis00089

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La recensione su The Human Centipede (First Sequence)

di denis00089
6 stelle

L'ironia del disgusto

Durante una notte di pioggia, due turiste americane - in vacanza in Germania - bucano la gomma della loro auto rimanendo bloccate in mezzo al nulla. Decise a chiedere aiuto, la coppia di amiche, dopo essersi inutilmente addentrare nel bosco, si imbatte per puro caso in una villetta sperduta in mezzo alla radura. L' abitazione è pero abitata da un pazzo chirurgo dedito ad esperimenti mostruosi su animali ed esseri viventi e, una volta varcata la soglia del mad doctor, per le giovani sarà l'inizio di un incubo dai toni grotteschi e surreali. 
 
Primo capitolo di una trilogia che, pur trattando il tema del centopiedi umano come tratto distintivo, si avvale di livelli narrativi e di messa in scena a sè stanti, creando di conseguenza delle pellicole piuttosto diverse tra di loro.
 Reso famoso grazie al passaparola e alla fama da film estremo che si porta appresso, il prodotto ad opera dell' olandese Tom Six è ideato su una storia di base effettivamente delirante e quantomeno curiosa, difficile da portare sullo schermo senza scadere nel trash più puro e involontario. Sorprendentemente, invece, il coraggioso cineasta riesce a dare vita ad una pellicola capace di unire tensione e ironia malata in maniera senz'altro efficace, grazie anche all' interpretazione di Dieter Laser, perfetto nei panni del sadico e folle doctor Hieter; oltre ai tratti somatici del suo volto - spigoloso e tagliente- sono i suoi vaneggiamenti scientifici-vedasi la spiegazione dell' intervento chirurgico, inquietante ma ironico nella sua assurditá- e la sua lucida pazzia a renderlo il vero punto forte del film. Tramite una fotografia fredda e asettica, Six decide sorprendentemente di dare ottime geometrie alle riprese dentro la casa del disturbato scienziato, dimostrando, oltre ad una buonissima mano, anche una certa intelligenza ; diversamente da molti lungometraggi del filone estremo, qui si avverte un 'oggettiva professionalità da parte di tutte le figure coinvolte, palesando un evidente raziocinio di messa in scena e cura per il dettaglio che esula dall'improvvisazione che, spesso e volentieri, è propria di certi lavori " extreme". 
Lo shock che l'autore cerca di tratteggiare in " The Human  centipede" (nonostante alcune sequenze stomachevoli e piuttosto rivoltanti) è dato dal fattore psicologico che spinge lo spettatore ad immaginare dinamiche e situazioni "over the limits" con una sempre più crescente sensazione di disagio.  
Tralasciando ingenuità di scrittura e, di conseguenza, forzature nello sviluppo della trama, la qui descritta creatura di Tom Six risulta essere di buon livello tecnico/visivo, con un ritmo sempre piacevole che si protrae fino alla conclusione.     
 
Buono.
 
Voto: 7
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