Regia di Marco Risi vedi scheda film
Film che ha segnato una generazione, riuscendo nel delicato compito di arrivare ai giovanissimi. Alla sua prima visione in TV, un paio di anni dopo l'uscita in sala, in classe non si parlava di altro. Certo, come spesso accade noi ragazzi ci si immedesimò tutti negli stereotipi della violenza, per cui seguirono settimane di emulazione tra cori "mafia, mafia", falli disegnati alla lavagna e finte pugnette tirate sotto il banco. Però era arrivato anche il resto, soprattutto il messaggio che non esiste la malacarne e che nessuno nasce tunnu o quadratu, ma che si è semplicemente il prodotto di un contesto sociale e familiare che ci ha cresciuti. Bravi Placido, Amendola e Sperandeo, calati d'altronde nelle caratterizzazioni che più ne esaltavano le doti attoriali. Ma soprattutto magistrale il regista nel saper amalgamare il tutto.
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