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A cena con un cretino

Regia di Jay Roach vedi scheda film

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La recensione su A cena con un cretino

di IlGranCinematografo
6 stelle

 

Jay Roach, regista di "Ti presento i miei" e dell'intera saga di Austin Powers, firma il remake di "La cena dei cretini", piccolo classico del cinema comico francese. Il primo quarto d'ora è sonnacchioso, ma poi, con l'entrata in scena di Steve Carell (preannunciata dai teneri titoli di testa), tutto diviene leggermente più apprezzabile. Istrionico quanto basta, l'attore sa conferire al suo personaggio un'umanità sincera per mezzo di un umorismo idiota ma in parte convincente, anche grazie alle demenziali battute del copione di David Guion e Michael Handelman. Da notare che il suo “cretino” riesce a capirsi solo con altri potenziali “cretini”: un artista pazzo, una ninfomane (Lucy Punch) e il suo capo col pallino del “mind control” (un ispirato Zach Galifianakis). Come ritmo e trovate, è tutto sommato sufficiente, ma diverso (e inferiore) dell'originale. E infatti, nel film di riferimento (costruito in un modo totalmente diverso), la sequenza della cena non c'è nemmeno, mentre qui è stata inventata ex novo alla bell'e meglio. Paul Rudd si limita un po' troppo a fare da spalla a Carell: poteva e doveva dare di meglio.

Le musiche, semplici ma carine, sono di Theodore Shapiro.

Bollino GIALLO

Film DISCRETO — 6

 

Per leggere la mia recensione di "Ti presento i miei", cliccate qui.

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