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A cena con un cretino

Regia di Jay Roach vedi scheda film

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La recensione su A cena con un cretino

di supadany
7 stelle

Remake a stelle e strisce del gagliardo film francese “La cena dei cretini”, prende da quest’ultimo la rotta principale (trovare un personaggio strampalato da sbeffeggiare senza ritegno per pavoneggiarsi) condendola con un spirito smaccatamente più americano, quindi meno feroce nello sviluppo e con risvolti sentimentali al seguito.

Dopo anni di gavetta Tim (Paul Rudd) è ad un passo dal conseguire il successo sul lavoro e l’ultima prova da superare consiste nel trovare un “cretino” da portare alla festa organizzata dal suo capo (Bruce Greenwood).

La ricerca arriva ben presto a compimento quando investe Barry (Steve Carell), impagliatore di topini, ma appena quest’ultimo entra nella sua vita, la prima cosa che cambierà sarà il rapporto con la sua ragazza, un po’ per colpa sua, un po’ per il comportamento di Barry stesso.

Entrambi, e a loro modo, cercheranno di rimettere le cose a posto.

 

 

Jay Roach, regista tra gli altri di “Ti presento i miei”, si avventura in questo remake spingendo il più possibile il pedale sulla demenzialità sfruttando il gioco degli opposti tra Tim e Barry grazie  alle doti migliori di Paul Rudd (trovarsi in un guaio più per forza maggiore) e Steve Carell (andare sopra le righe).

Il contesto cerca quindi l’eccesso e la sinfonia comica funziona piuttosto bene, più che altro quando ancora siamo lontani dalla famosa cena, Barry le combina di tutti i colori ed anche alcuni personaggi di contorno sono folkloristici ed adeguati al clima della situazione (vedasi per esempio l’artista interpretato da Jemaine Clement).

Ovviamente prima si lancia il sasso e poi, classica situazione da commedia americana ad alto budget, si ritrae la mano, così la cena diviene solamente l’ultimo tassello, e nemmeno quello più prelibato, anzi la chiusura tende soprattutto a fare l’occhiolino ai buoni sentimenti.   

Così il ritmo demenziale e caotico della prima parte abbondante, finisce annacquato dalla scaltra formula che ad Hollywood ottiene sempre un gran successo (esagera, ma mai fino in fondo) finendo col trovarsi di fronte ad un prodotto che perde quota quando invece avrebbe dovuto compiere un ulteriore balzo in avanti.

Personalmente lo ritengo comunque, nella sua summa stupidità, un film piuttosto divertente ed in questo aiutano non solo gli interpreti chiave, ma anche numerosi nomi noti nei ruoli di rincalzo (tra gli altri Zach Galifianakis e Lucy Punch).

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