Regia di Jay Roach vedi scheda film
Inutile ed appena passabile remake statunitense del francese "La cena dei cretini", l'ultimo lungometraggio di Jay Roach è probabilmente anche il più anonimo della sua intera carriera. Rielaborato al minimo sindacale nello script che vede la derisione di soggetti "particolari" non come passatempo elitario ma come possibilità di fare carriera in un'azienda (d'imbecilli), "A cena con un cretino" difetta del cinismo e della cattiveria necessaria per lasciare il segno. Sì, certo, le premesse sono tutt'altro che onorevoli ma rimangono giusto quelle anche perché il film non è altro che un lungo preambolo in cui i due protagonisti s'incontrano, si scontrano ed inevitabilmente fanno amicizia. Nonostante qualche prevedibilità e diversi eccessi buonisti di cui si poteva fare a meno, la cena che arriva nel pre-finale salva il risultato strappando qualche risata e ricordandoci che Roach è pur sempre colui che ha sdoganato quella perla demenziale di "Austin Powers" e nel genere, quando vuole, sa sguazzare. Funzionale Carell, incredibilmente odioso Rudd, geniale ed imperdibile Galifianakis.
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