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Mannaggia alla miseria

Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film

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La recensione su Mannaggia alla miseria

di mm40
2 stelle

La notizia è questa, detta in maniera semplice e diretta: la Wertmuller non ha più voglia di dedicarsi al cinema. Sicuramente ha tutte le sue ragioni: 83enne, una carriera di tutto rispetto alle spalle, in un cinema ormai orientato alla televisione come quello italiano del 2010 la regista di Pasqualino Settebellezze o dei Basilischi è francamente fuori luogo, un monumento vivente ad un'epoca in cui il cinema aveva ancora riflessi artistici e non solo spudoratamente commerciali come quello odierno. Dopo Francesco e Nunziata, del 2001, altro prodotto di palese impianto televisivo, e Peperoni ripieni e pesci in faccia (2006), più elaborato ma comunque un disastro su tutta la linea, ecco che la Wertmuller si affaccia timidamente sull'Italia odierna con questa commediola scritta insieme a Ivan Cotroneo (specialista di fiction tv, manco a dirlo) e realizzata con fondi Rai, passata fugacemente per (poch)i cinema e spiattellata nel giro di qualche mese su Rai 1 in prima serata. L'idea di base del film non è male: tre ragazzi napoletani che cercano di salvare il mondo cominciando a cambiare la piccola realtà quotidiana attorno a loro. E con questo, però, siamo arrivati già alla fine delle cose positive che si possono dire su questa trama, perchè poi sopraggiungono la più patetica sceneggiata sentimentale e i soliti richiami alla camorra, invisibile e quasi impercettibile presenza, in definitiva fantasma inconsistente, spiritello che aleggia nell'atmosfera campana. Questa faciloneria di scrittura penalizza il prodotto perfino più di quanto facciano l'utilizzo di attori non proprio egregi (due sono però le guest star da salvare, in ruoli di minore importanza: Roberto Herlitzka e Piera Degli Esposti), le cartoline sul porto di Napoli, il ritmo sonnolento. 2,5/10.

Sulla trama

Tre giovani napoletani - una ragazza e due ragazzi - laureati in economia decidono di importare in Italia il sistema di credito ideato in Bangladesh dal banchiere Yunus, che ha fortemente contribuito alla lotta alla povertà. Mentre l'ambiente napoletano attorno ai tre si fa opprimente, fra i ragazzi scoppiano liti sentimentali...

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