La recensione su Adam & Paul

La giornata tipo di due tossici per le vie di una Dublino lontanissima da quella immortalata nelle cartoline a cui siamo abituati ad associarla.Adam e Paul hanno un'unica preoccupazione:procurarsi la dose quotidiana,non importa come ci si procura i soldi.  Bisogna procurarseli e basta. Ma hanno una sfortuna colossale e tutto quello che fanno li mette ancora di più in mezzo ai guai. Il re Mida tramutava in oro tutto quello che toccava,loro due qualsiasi cosa tocchino la tramutano...beh..lasciamo perdere ,credo di essermi spiegato.Hanno anche la sfortuna di incontrare gente frequentata in passato,gente"normale", famiglie per una volta non disfunzionali ma felici di fare un picnic e magari di tirare un calcio al pallone assieme ai propri figli nel parco. E' una sfortuna questo tipo di incontri perchè forse è l'unico momento in cui capiscono quanto sono diventati relitti in confronto agli altri. Relitti umani,sporchi,denutriti che possono fare progetti solo a breve,brevissima scadenza. Ma forse neanche quelli. Per procurarsi la dose quotidiana non esitano neanche a rapinare un ragazzo down ma costui ha solo gli spiccioli per prendere l'autobus. La giornata prosegue con questa strana coppia ciondolare per le strade di Dublino,cercare di rubacchiare qua e là,addirittura riescono a mettere le proprie manacce luride su un'automobile ma non sanno fare di meglio che andarla a schiantare contro uno spartitraffico. Eppure la dose riescono a procurarsela(gli piove addirittura dall'alto quando ormai avevano perso ogni speranza ed è anche un bel mucchietto) e con quella almeno un attimo di (finta)serenità. Forse. Il regista Abrahamson ha uno sguardo particolarmente limpido riguardo la storia di questi due rifiuti nominalmente  socialmente inutili.Corroborato da un ottimo script di Mark O'Halloran(che interpreta Adam) ci regala frammenti di realtà senza falsi moralismi o inutili pietismi. Anzi Adam e Paul in più di un'occasione fanno sorridere proprio perchè sono degli imbranati totali(il regista in un'intervista ha parlato di Laurel e Hardy e di  Aspettando Godot per dare coordinate stilistiche al proprio film) ed è proprio per questo che molto spesso si cacciano nei guai. Si sorride ma a denti molto stretti perchè gente come loro potenzialmente la possiamo ritorvare ad ogni angolo di strada. Non sappiamo come erano prima se è la droga che provoca questa loro stupidità. La vediamo,la tocchiamo con mano e basta. E proprio grazie all'alternanza di disavventure comiche con situazioni eticamente meno giustificabili(il tentativo di rapina al ragazzo down) che Abrahamson riesce a non far provare compassione per i due che sembrano assolutamente non attrezzati alla sopravvivenza autonoma. Riesce a tenersi a distanza,a documentare fedelmente la loro giornata di questi due perdenti a cui ormai è rimasta una sola cosa da perdere:la vita. Tutto il resto lo hanno già perso. 

Su

la cinepresa pedina da vicino i personaggi

Su Tom Murphy

ottimo nella parte di Paul

Su Mark O'Halloran

ottimo nella parte di Adam