Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film
Terzo capitolo delle 'storie della Storia del cinema' a cura di Godard, che impugna il progetto a 8 anni di distanza (1989-1997) dall'ultimo episodio. E se quello era sottotitolato 'Une histoire seule', una storia sola, questo è piuttosto 'Seul le cinema', solo il cinema: un viaggio - in due parti - fra le particolarità che rendono unica questa arte. Le due sezioni in cui è diviso questo lavoro (molto più corto dei due precedenti, che si attestavano fra i 40 e i 50 minuti, mentre qui non si va oltre i 26) sono piuttosto nette: un'intervista del critico (sponda Cahiers: si gioca in casa, insomma) Serge Daney a Godard, sul ruolo della Nouvelle vague e sull'importanza di una Storia del cinema; e quindi una parte di fiction con una ragazza a recitare poesie (di Godard stesso) sul potere evocativo del cinema. Come è la prassi per il cineasta francese, il montaggio e la titolazione hanno ruoli preponderanti sullo schermo, mentre il commento parlato della voce esterna è qui meno presente del solito; l'omaggio di un grande del cinema all'arte che tutto gli ha dato e per cui ha dato tutto proseguirà in altri cinque capitoli. 6/10.
Due tronconi netti: un'intervista di Serge Daney a Godard sul ruolo 'critico' (in ambo i sensi) della Nouvelle vague e una ragazza che legge poesie (di Godard) sul potere evocativo che caratterizza il cinema.
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