Jess (Melissa George) si trova su una barca a vela insieme a un gruppo di amici. Quando l'imbarcazione finisce in mezzo a una tempesta, il gruppo è costretto a salire su una nave deserta per salvarsi. Jess non è tranquilla: ha la sensazione di averla già vista in precendenza. Nonostante gli orologi della nave siano tutti fermi e nessuno della ciurma si faccia vivo, i ragazzi scoprono di non essere soli a bordo. Qualcuno gli sta dando la caccia facendoli misteriosamente sparire ad uno ad uno.
Che Christopher Smith sia un valido regista lo si era capito dai tempi del "chirurgo", e qui -ribaltando il concetto (dalle viscere della terra alle onde dell'oceano)- inanella un serie di efficaci risvolti "misteriosi" e ad effetto.
Film molto profondo di significato. Non è per tutti perhe è difficile capirne il senso. I spettatori infatti si dividono in due schiere: coloro che non hanno compreso il senso e che lo criticano attrocemente, e coloro che hanno capito e considerano il film un capolavoro. Io faccio parte della saconda schiera.
In un luogo in cui "è tutto registrato. È tutto un nastro. È solo un'illusione”, le immagini (dei personaggi) si reiterano in un eterno gioco di specchi, in un loop (elettro)magnetico di impossibili riscatti.
Un'opera davvero coinvolgente.
A me questo film ha fatto venire il mal di testa non vedevo l'ora che finisse,non vi è alcuna spiegazione razionale del perché una persona che sa cosa sta per accadere a lei , farà sempre la stessa cosa .
Uno dei film horror/thriller più teorici realizzati negli ultimi anni. Un esempio di sceneggiatura coraggiosa e a suo modo "coerente" con un disegno geometrico che si intuisce ma si carpisce solo nel finale. Angosciante e affascinante.
Non pensate al titolo come metafora di un rapporto d'amore un po' troppo affollato.E francamente vedendo il film non si pensa tanto a un triangolo quanto a qualcosa di circolare, più precisamente cerchi concentrici. E come se Christopher Smith (annotate questo nome) buttasse un sasso in uno stagno e con la cinepresa cominciasse a filmare tutti i cerchi che si formano intorno al punto in cui si… leggi tutto
Debitore verso le alterazioni del tempo di Memento e sfruttando la circolarità della ripetizione di Ricomincio da capo, Triangle si presenta come un thriller a tinte forti, che mette insieme dramma e horror in un contenitore visivo ammiccante che potrebbe andare dallo slasher più classico a sviluppi psicologici vicini all'alienazione mentale che Kubrick esplorò in… leggi tutto
Christopher Smith è un signore di quasi quarantacinque anni. Mi chiedo:a) possibile che non abbia mai visto uno, dico uno, dei film di Bava - padre - del perido d'oro ? b) va bè che del Titanic siamo tutti affascinati, ma, via, riciclarlo in modo così pacchiano (abbindolando i kubrikiani che ne parlano come di un Overlook -???- dolomitico) è proprio da scemi. Veniamo alla storia: una… leggi tutto
Non è assolutamente farina del mio sacco.....bensì degli autori Alberto Brumana, Carlo Prevosti, Sara Segrati e Marco Valsecchi, che nel 2010 pubblicarono un libro intitolato appunto "D!spersi - Guida ai…
Eccoci di ritorno con una nuova (non sollecitata) classifica che reale classifica non è.
I film non sono ordinati in nessun particolar ordine, ma pressapoco come mi sono soggiunti alla memoria…
Smith è (stato) uno dei registi più interessanti. Ha dalla sua film come Severance, Black Death, ci metto anche il suo esordio un po' così con Creep. Questo gioiellino thriller/horror/fantascientifico è (stata) la conferma. Non solo, è il suo capolavoro ed uno dei migliori del decennio scorso. Incredibilmente inedito da noi. Tratta temi…
A proposito di collassi e insorgenze spaziotemporali, diorami animati delle ere, pseudopodici cronosismi, convergenze pluridimensionali parallele, multiversi coabitanti, paratesti geografici, risonanze…
Loop narrativi concentrici, labirinti mentali e corridoi (ri)percorsi in sequenze ad incastro, planimetrie kubrickiane in un Overlook Hotel galleggiante, accumuli di ripetizioni e azioni mentre una donna insegue il suo doppio nell’immutabile meccanismo di un paradosso filmico, corse e fughe ed eterni ritorni, moltiplicazione dei punti di vista, i bianchi riverberi di luce che i sogni…
la visione di LOGAN mi porta a riprendere una vecchia idea di play-post, di qualche anno fa, che mi ero segnato ma mai portata a termine. Praticamente l'idea di base era, ma quante volte Bruce Willis si era incontrato,…
Debitore verso le alterazioni del tempo di Memento e sfruttando la circolarità della ripetizione di Ricomincio da capo, Triangle si presenta come un thriller a tinte forti, che mette insieme dramma e horror in un contenitore visivo ammiccante che potrebbe andare dallo slasher più classico a sviluppi psicologici vicini all'alienazione mentale che Kubrick esplorò in…
Si dice che la figura perfetta sia il cerchio, dentro lo stesso però è possibile inscrivere un triangolo equilatero ugualmente perfetto. In questa storia, il terzo lato (o vertice) sarà in effetti indispensabile per far tornare tutti i conti. Una sceneggiatura simile presenta un numero di tranelli impressionante ma malgrado ciò il regista riesce ad evitarli…
E' indubbiamente un horror coinvolgente e interessante, sia per l'ambientazione che perché si tenta continuamente di capirne il senso o si aspetta di vedere dove andrà a parare. E infatti, secondo me ha un difetto non raro nell'horror moderno, cioè quello di essere cervellotico, ermetico, troppo complicato. Quasi nessuno oggi si accontenta di girare horror magari…
Altra play.
Anche stavolta userò sempre le linee guida delle altre play list.
LEGGETELE!!! :) :)
- niente film famosi ai più
- film per me molto validi
- film recenti, credo che il…
Una tranquilla gita in barca a vela tra amici si trasforma in un allucinante incubo senza via d'uscita. No, aspettate, NON c'è la solita tempesta o lo psicopatico con l'accetta o il fucile, o meglio, CI SONO, ma in un'ottica completamente diversa. Uno degli horror (ma etichettarlo in questo genere è riduttivo) più sorprendenti degli ultimi anni, senz'altro da rivalutare e da…
Christopher Smith è un signore di quasi quarantacinque anni. Mi chiedo:a) possibile che non abbia mai visto uno, dico uno, dei film di Bava - padre - del perido d'oro ? b) va bè che del Titanic siamo tutti affascinati, ma, via, riciclarlo in modo così pacchiano (abbindolando i kubrikiani che ne parlano come di un Overlook -???- dolomitico) è proprio da scemi. Veniamo alla storia: una…
Playlist degenere ex genere. Qualche titolo per sentirsi un po' più horror del solito, tra sangue , frattaglie, fantasmi e dimensioni temporali parallele. Titoli ansiosi di essere recuperati dagli appassionati e non!
Non pensate al titolo come metafora di un rapporto d'amore un po' troppo affollato.E francamente vedendo il film non si pensa tanto a un triangolo quanto a qualcosa di circolare, più precisamente cerchi concentrici. E come se Christopher Smith (annotate questo nome) buttasse un sasso in uno stagno e con la cinepresa cominciasse a filmare tutti i cerchi che si formano intorno al punto in cui si…
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Commenti (5) vedi tutti
Che Christopher Smith sia un valido regista lo si era capito dai tempi del "chirurgo", e qui -ribaltando il concetto (dalle viscere della terra alle onde dell'oceano)- inanella un serie di efficaci risvolti "misteriosi" e ad effetto.
commento di undyingFilm molto profondo di significato. Non è per tutti perhe è difficile capirne il senso. I spettatori infatti si dividono in due schiere: coloro che non hanno compreso il senso e che lo criticano attrocemente, e coloro che hanno capito e considerano il film un capolavoro. Io faccio parte della saconda schiera.
commento di ElenaSerIn un luogo in cui "è tutto registrato. È tutto un nastro. È solo un'illusione”, le immagini (dei personaggi) si reiterano in un eterno gioco di specchi, in un loop (elettro)magnetico di impossibili riscatti. Un'opera davvero coinvolgente.
commento di Badu D Shinya LynchA me questo film ha fatto venire il mal di testa non vedevo l'ora che finisse,non vi è alcuna spiegazione razionale del perché una persona che sa cosa sta per accadere a lei , farà sempre la stessa cosa .
commento di wang yuUno dei film horror/thriller più teorici realizzati negli ultimi anni. Un esempio di sceneggiatura coraggiosa e a suo modo "coerente" con un disegno geometrico che si intuisce ma si carpisce solo nel finale. Angosciante e affascinante.
commento di caina