Regia di Christian Angeli vedi scheda film
L’amore è patologia:?che sia troppo o troppo poco, paterno o passionale, non c’è salvezza nel sentimento. Che tale, forse, non è;?piuttosto una combinazione di sostanze ingannevoli che il nostro cervello rilascia nell’organismo. Nel microcosmo inquadrato dall’esordiente Christian Angeli, amore e malattia non sono scindibili:?In carne e ossa è un film sull’impossibilità della cura. Il padre della protagonista è un medico agli arresti domiciliari per aver praticato l’eutanasia sui suoi pazienti; la sua casa è una prigione anche per la figlia, mai amata abbastanza, soltanto curata per un’anoressia forse inesistente. Lo psichiatra chiamato ad analizzare il suo caso finisce irretito nell’atmosfera morbosa della famiglia, inizialmente portatore di un’idea sana d’amore che mostra presto lati oscuri. Tutto è violento, nel film di Angeli, appesantito da una foga da opera prima che perde il controllo sulla sceneggiatura: i protagonisti agiscono per istinti primari, primaria è la scena che aleggia sulle disfunzioni famigliari, come primari sono i colori dominanti. Violenti rossi e blu che intrappolano la protagonista, guarda caso, di nome Viola. Un’ottima Alba Rohrwacher, la cui trasparenza (di occhi, di pelle, di cuore) è forse l’unica cosa genuina del film.
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