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In carne e ossa

Regia di Christian Angeli vedi scheda film

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La recensione su In carne e ossa

di barabbovich
2 stelle

Al discount dei film con Alba Rorwacher prendi 2 e paghi 1. Peccato per la spesa della benzina per arrivare fino al cinema. Già perché l’eroina di interpretazioni magnifiche come Cosa voglio di più, Piano, solo e Giorni e nuvole con la stessa cura dimagrante per poter sembrare (e ci riesce benissimo) anoressica si è buttata in due film uno peggiore dell’altro: La solitudine dei numeri primi e questo. Per l’occasione, in quest’opera che è arrivata nelle sale con due anni di ritardo grazie alla sventatezza della Iris (il regista, dato il cognome, deve avere godere di ottime referenze in paradiso), la Alba nazionale interpreta Viola, 25enne disadattata (a vedere la coppia genitoriale si capisce perché). La ragazza è anoressica e non ha tutti i venerdì in ordine, sicché i genitori – lui (Diberti) un medico agli arresti domiciliari, lei (Crippa) una pianista acrimoniosa – chiamano lo psichiatra di famiglia (Franek) per la bisogna. Neanche a dirlo, la ragazza se ne innamora, aprendo una contesa con la madre mentre il padre architetta nell’ombra (o meglio al cellulare) contro il rivale. In questa Cronaca familiare dalle atmosfere decadenti, l’esordiente Christian Angeli solletica i prudori del pubblico abituato al buco della serratura del Grande fratello mettendoci dentro di tutto: dai due protagonisti filantropi, uno che pratica l’eutanasia a sua discrezione, l’altro che si scopa le pazienti svitate, alla politica, le tentazioni incestuose, la malattia mentale. Un guazzabuglio che sotto certi aspetti nella trama richiama Passione d’amore di Scola ma che sconfina involontariamente nel grottesco, con attori tutti sotto tono e una colonna sonora oltremodo invadente.

Da non perdere i titoli di coda: sia perchè il regista si premura di farci sapere che si è laureato a Parigi, sia perché compare la dicitura “nessun animale è stato maltrattato durante la produzione di questo film”: probabilmente il riferimento è a Maddalena Crippa, visto che altra fauna non se ne vede.

 

 

 

 

 

 

 

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