Regia di Robert Parrish vedi scheda film
martin brady sta trasportando un carico dagli stati uniti nel messico. il carico appartiene ad un sinistro e minaccioso personaggio "diventato" governatore. martin deve stare in simbiosi con quel carico perchè ne varrebbe della sua vita. solo che attraversate le esigue acque del rio grande, e giunto nel paesino di pueblo, il suo cavallo s'imbizzarrisce per una di quelle erbacce rotolanti e cade rovinando sul suo padrone. martin brady si ritrova, dopo 26 giorni di cavalcatura, con una gamba rotta e diverse preoccupazioni per il carico del governatore castro fermo in dogana. intorno alla figura del governatore castro, che rimane ammantata di mistero e leggenda fino alla prima ora di film, girano però anche gli affari di confine (tedeschi che guadagnano sui traffici d'armi)e della guardia americana che avrebbe bisogno di lui e della sua alleanza per contrastare gli apaches e ovviamente annientarli per insinuarsi lentamente in terra messicana e liberarsi del dittatorucolo quando e più converrà loro. sia il maggiore colton della guardia nazionale che il ranger del texas rucker vogliono conferire con brady perchè entrambi hanno bisogno di informazioni. le stesse informazioni che castro vorrà poi sapere da brady quando costui tornerà in messico prima dal bieco e cospiratore generale castro e poi dal di lui fratello governatore. nel mezzo a questo tourbillon di eventi ci sta lui, martin brady. guarda-spalle di proprietà di castro e assassino per il significato che assassino potesse avere in quegli anni, ma anche uomo pensante con valori quali l'amicizia(per il delicato ludwig"chico"sterner vittima della ruvidità dei tempi e dei luoghi)e l'amore per la moglie del maggiore colton, donna profondamente insoddisfatta che obbedisce ai propri doveri di signora maggiore stark colton, le cui difese nei confronti di quell'armadio gentile di brady capitoleranno ben presto(e come non comprenderla). da uomo a pagamento brady ben presto sarà costretto a responsabilizzarsi a uomo quando durante una leggitima difesa sarà costretto a sparare per primo per non essere ucciso e quindi a fuggire nel messico per non sottostare alle "rigide leggi dei gringos". ma al cospetto di castro si ritroverà a licenziarsi una volta per tutte e di nuovo a fuggire dalle grinfie di un padrone che non può vantare proprietà sui valori di un uomo dopo tutto retto. mancandomi il finale, debbo fermarmi qui, la mia anziana età non mi sostiene nelle ore tarde notturne.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta