Regia di Raymond De Felitta vedi scheda film
Vince Rizzo, guardia carceraria, si nasconde nel bagno di casa a fumare e a
leggere un libro su Brando: a insaputa della moglie segue infatti un corso di recitazione. Ma l’uomo ha un altro segreto, un figlio, che la legge rinchiude nell’istituto penitenziario dove Vince lavora. In quanto parente può ottenerne la custodia, lo fa uscire e se lo porta a casa con la scusa di aver bisogno di un tuttofare. Segue il noto canovaccio dello straniero bello e tenebroso che fa esplodere le contraddizioni della famiglia borghese? Non esattamente. Il tono rimane leggero, il ragazzo è aitante ma, nonostante il passato criminale, è anche sorridente e onesto: più che un elemento distruttivo è un angelo custode. Scoprirà senza abusarne tutti i segreti di famiglia, dalla madre che fuma di nascosto, alla figlia che persa la borsa di studio fa la spogliarellista, fino al figlio feticista che ama vedere donne obese a tavola. Ne viene una commedia degli equivoci condotta non senza una certa grazia, ma anche un po’ stucchevole nei suoi eccessi favolistici, soprattutto nell’epilogo. Affascinante la scoperta dell’ossimorica City Island, sita a New York ma incredibilmente rurale. Troppo poco per consigliarlo, ma abbastanza per non annoiare.
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