La recensione su City Island

di supadany

6 stelle

VOTO : 6++.

Commedia che fotografa una famiglia americana disfunzionale, all’interno della quale succede davvero di tutto e questo soprattutto all’insaputa di tutti.

Tutto molto carino (almeno per buona parte), ma raramente si affonda il colpo con decisione (sono pochi i momenti davvero riusciti).

Vince Rizzo (Andy Garcia) è un secondino che vive con la sua famiglia a City Island, la parte bella del Bronx, e che sogna di diventare attore, facendo pratica di nascosto con Molly (Emily Mortimer).

La moglie (Julianna Margulies) così non lo sopporta più, la figlia fa di nascosto la spogliarellista per coprire i suoi errori, mentre il figlio più giovane è infatuato delle donne taglia extra large.

In questo panorama dove non ne va una giusta viene inserito pure Tony (Steven Strait) figlio di una datata relazione di Vince, ma nessuno tranne la guardia carceraria conosce la verità.

I nodi verranno presto al pettine, e pure tutti assieme.

Non c’è un personaggio ordinario in questa commedia dotata di un tocco particolare, ma anche caratterizzata da qualche esagerazione di troppo con una gamma di aspetti eccentrici che va un po’ troppo oltre in alcuni casi.

Lascia l’idea che la base sia valida, ma che sia mancata una mano scaltra e più navigata per valorizzare l’intera operazione che rimane comunque sostanzialmente gradevole, e che offre tanti momenti divertenti ed anche uno spazio per considerazioni esistenziali ed umane gestite con una certa naturalezza.

Buono è anche il cast, con Andy Garcia chiamato a vestire i panni del mattatore, mentre City Island è un angolo di mondo nel quale raccontare una storia così bislacca viene bene più facilmente.

Film dunque complessivamente gradevole, con un finale che mette tutte le cose al loro posto e che riesce così a regalare una vasta gamma di sensazioni diverse, peccato che il tutto non riesca (o proprio non voglia?) andare un attimo oltre.

Simpatico e genuino, ma anche un po’ poco consistente.