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Diciotto anni dopo

Regia di Edoardo Leo vedi scheda film

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Andreotti_Ciro

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La recensione su Diciotto anni dopo

di Andreotti_Ciro
7 stelle

Mirko, un meccanico di Roma, perde improvvisamente il padre con il quale lavoro, e si trova per questo costretto a richiamare dall’Inghilterra suo fratello Genziano, che da molti anni risiede a Londra dove lavora come broker finanziario. I due non s’incontrano dal momento nel quale morì la madre nel corso di un incidente stradale.

 

Esordio cinematografico di Edoardo Leo in qualità di regista che segue a due anni di distanza il film per la TV: Ne parliamo a cena. E film che curiosamente spinge l’autore romano distante dalla sua comfort – zone, non piegandosi alla commedia brillante ma per una volta decidendo di far riflettere il pubblico, seppure in presenza di qualche sana spruzzata comica affidata a incursioni di colleghi del calibro di Valerio Aprea, e trasformando il proprio esordio in una dramedy di rara efficacia.

 

A farla da padrone le rivendicazioni famigliari e i litigi di una coppia di fratelli i quali vengono portati a un incontro forzato voluto da Mirko, meccanico balbuziente impersonato dallo stesso Leo, il quale desidera acconsentire alle ultime volontà di un padre che gli è stato sempre vicino e che vuole che i due figli, che da molti anni si odiano e non si vedono per volontà di Genziano, un ottimo Marco Bonini amico fraterno del regista e qui anche nel ruolo di co-soggettista e co-sceneggiatore, si riappacifichino. L’impresa potrà forse essere portata a termine nel corso di un viaggio in direzione di Reggio Calabria durante il quale i due ripercorreranno ricordi e recriminazioni, trovandosi a cercare una ‘quadra’ del loro rapporto. Ai protagonisti s’aggiunge sia la figura di Sabrina Impacciatore, nel ruolo della moglie di Mirko, capace di confezionare una parte drammatica e carica di pathos, distante dalle sue indubbie corde comiche ma ampiamente all’altezza dell’attrice Romana e come detto anche una serie di altri attori di primo piano del cinema di casa nostra che aggiungono alla prima pellicola di Leo una virata a suo modo umoristica.

 

Esordio ben apprezzato da pubblico e critica e film da vedere se siete innamorati sia delle pellicole on the road, sia di drammi famigliari non necessariamente dotati di un finale scontato.

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