Regia di Ken Loach vedi scheda film
Mi iscrivo al club di quelli che non hanno apprezzato la trasposizione dal micro al macrocosmo che il buon Loach ha scelto di fare. I grossi scenari internazionali pare non si addicano al nostro, qui alle prese con una storia non troppo intrigante, ma soprattutto preoccupa che anche uno degli ultimi che osava dedicarsi all’uomo sociale singolarmente inteso, notoriamente fuori moda da lungo tempo, si sia voluto trasferire sotto i riflettori di un cronicismo inflazionatissimo, al cinema e non solo. Pazienza, al buon Loach lo si perdona. Aspettiamo il prossimo.
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