Tre donne girano per Parigi: nelle strade, nei giardini, nelle discoteche, nelle biblioteche. Tutto è più rallentato e ovattato del solito, a causa dell’esodo estivo dei vacanzieri. In questo ambiente afoso e rarefatto due ragazze capiscono di aver trovato una destinazione, una terza deciderà invece di proseguire per una strada più autonoma.
Note
Jacques Rivette, padre della Nouvelle Vague, torna nella sua amatissima Parigi con una “recita a tre” che ha un vago sottofondo di mistero. In Italia il film uscì decurtato di 40 minuti e in questa versione integrale se ne recupera appieno l'atmosfera rarefatta e la confusione dei generi. Ottime le attrici: Anna Karina è fondamentale per definizione
“La vita è quello che ti succede mentre sei occupato a fare altri progetti”. Jacques Rivette sembra aver preso questo celebre verso di John Lennon - contenuto nel testo di una delle canzoni più belle scritte dall’ex Beatle, “Beautiful Boy (Darling boy)” - come fonte di ispirazione per questo splendido film. Un verso, quello di Lennon, che, nella sua (apparente) semplicità, contiene… leggi tutto
A Parigi, tre ragazze variamente incasinate incrociano le loro strade grazie a un uomo che è in contatto con tutte loro. Nell’arco delle due ore e mezza d’ordinanza Rivette esibisce il consueto stile geometrico e la consueta incapacità di tagliare: qua e là circola una leggerezza quasi rohmeriana, si aprono squarci musicali come nell’ultimo Resnais e Anna… leggi tutto
Non c'è bisogno di parlare di musical per ricordarsi di film in cui improvvisamente qualche membro del cast, in un assolo o in un coro, inizia a cantare, conferendo a quella data scena un attimo di reale e commovente…
Non è del tutto infondata la teoria secondo la quale un regista, nel corso della sua carriera, continui a rifare sempre lo stesso film: si prenda ad esempio Jacques Rivette, uno dei maestri della Nouvelle vague francese, che ha fatto di alcuni topoi (brutto da usare, ma efficace qui) i fermissimi punti cardine del proprio universo artistico. Parliamo delle figure femminili, possibilmente…
“La vita è quello che ti succede mentre sei occupato a fare altri progetti”. Jacques Rivette sembra aver preso questo celebre verso di John Lennon - contenuto nel testo di una delle canzoni più belle scritte dall’ex Beatle, “Beautiful Boy (Darling boy)” - come fonte di ispirazione per questo splendido film. Un verso, quello di Lennon, che, nella sua (apparente) semplicità, contiene…
Non so come e dove sia stata tagliata l'altra versione, quella non integrale, di questo film, ma sinceramente forse era giusto e comprensibile accorciarlo. Rivette ha un tocco meraviglioso e leggero nel suo modo di riprendere e raccontare, ma qua e là si perde anche nelle sue girandole ed intrecci e comincia a ripercorrere le stesse strade senza che ciò corrisponda ad alcun vero…
A Parigi, tre ragazze variamente incasinate incrociano le loro strade grazie a un uomo che è in contatto con tutte loro. Nell’arco delle due ore e mezza d’ordinanza Rivette esibisce il consueto stile geometrico e la consueta incapacità di tagliare: qua e là circola una leggerezza quasi rohmeriana, si aprono squarci musicali come nell’ultimo Resnais e Anna…
Rivette non fa un cinema ruffiano o che va incontro allo spettacolo, la sua coerenza, nello scegliere argomenti e saperli trattare in maniera leggera ed intellettualmente coinvolgente. Le sue donne, qui sono tre, hanno il sopravvento e crescono in maniera mirabile, coinvolgendo anche il genere musical e ricordando da vicino Demy. E' un Dio della Novelle Vague, ma certamente la critica…
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