Regia di Marcello Ciorciolini vedi scheda film
Enzo Cerusico, poveretto, rincorse questo progetto per anni, poi lo condivise con Ciorciolini, che ne curò anche la sceneggiatura, ed il ruolo principale fu messo a disposizione del più popolare Gigi Proietti, riservando a Cerusico un ruolo di partecipazione. Il personaggio in questione è una quasi maschera romana, che nei detti proverbiali ricorre molte volte, nel popolo romano, naturalmente. Il film nella mani di Ciorciolini non poteva che prendere la strada della povertà con cui il prodotto fu messo a disposizione, e benché Proietti e Cerusico ce la misero tutta, la sceneggiatura e la regia rimasero sempre, come si dovrebbe dire a Roma, “Tera a Tera”. Fu colta un’idea quasi da Brancaleone, ma il film proprio non fa ridere, e penso che anche nelle visoni più misere l’effetto fu lo stesso, perché il successo non fu tale da gridare al miracolo, ma ben presto fu messo a tacere in via naturale. Un’occasione persa, magari non era delle più geniali, ma un minimo di sprint spontaneo lo aveva di suo, ma Ciorciolini, e le sue regie parlano per lui, fece presto a scollarselo di torno.
una storia venuta molto male
non era certamente il regista giusto
al cinema nei ruoli di primo piano non gli è andata mai bene
un attore sfortunato, conosciuto come il paparazzo de La Dolce Vita e ppoi in merica con successo in una serie Tv, tornò in Italia per seppellirsi nella mediocrità
sarebbe stata anche adatta, ma guidata in altre mani
meno male che ci pensa da solo
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