Regia di Michelangelo Frammartino vedi scheda film
Un film che sposa una filosofia panteista, quella di un deus sive natura, dove l'uomo, l'animale, l'albero ed anche il fenomeno naturale non sono che la manifestazione esteriore della medesima anima mundi.
Certo, per essere un film, in qualche momento non è semplice entrare in sintonia con un regista che ci mostra lunghi minuti di transumanza, ma con il passare del tempo e della pellicola si riesce a percepire il filo logico che si conclude con del fumo che si addentra (o rientra) nel bosco.
A proposito di Le quattro volte, un film che dovrebbe piacere a chi ha fede nella reincarnazione, mi sembra che si possa fare il nome del Piavoli del Pianeta azzurro, più che quello di Flaherty.
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