Kim è un uomo disperato. Al punto che un giorno decide di saltare da uno dei più alti ponti di Seul sul fiume Han. Ma il tentato suicidio fallisce e Kim si ritrova il mattino dopo su un'isoletta in mezzo al fiume. Nonostante la città sia tutt'intorno, Kim non sa nuotare e non riesce a farsi notare da nessuno. Deve rassegnarsi a fare il naufrago, nutrendosi di funghi. Lo noterà, guardando dalla finestra con un cannocchiale, una donna che vive da anni segregata volontariamente in un appartamento e che si deciderà, affascinata da quella strana figura, a uscire dal suo eremitaggio metropolitano.
Avvincente e commovente storia di solitudine, alienazione, disperazione, riscatto e rinascita, in sottile equilibrio tra il surreale e il poetico. Molto bravi gli attori.
Ci si può perdere in un'isola immersa tra palazzi e persone? Sì, e si può anche ritrovarsi in quell'isola, quando si pensava di aver perduto se stessi. La favola di Daniel Defoe reinventata in una chiave più introspettiva e poetica.
divertente ed edificante commedia surreale che ha il "solo" difetto di tirarla un po' troppo per le lunghe, una volta mostrate le sue carte. una mezz'ora di meno e sarebbe stato un autentico gioiellino.
Racconto essenziale impreziosito pero' di immagini molto liriche e di una estrema cura cinematografica e fotografica. Poetico ma esile.Un vero gioiello i titoli di coda.
La metafora del naufragio nasce, prima che dal mito omerico, dalle minacce bibliche, assumendo nel corso dei secoli connotazioni esistenziali, dal reale naufragio in mare al naufragio come paradigma di ogni fallimento in terra. Partendo da questa premessa, il filosofo Hans Blumenberg scrisse nel 1985 il saggio Naufragio con spettatore, ponendo al centro della sua riflessione… leggi tutto
Un nuovo naufrago alla maniera del capostipite e re di tutti i naufraghi, il Robinson Crusoe uscito dalla penna e dalla creatività di Daniel Defoe agli inizi del 1700, quando i disastri per via mare erano per la civiltà dell’epoca frequenti come lo sono oggi gli incidenti d’auto. Il naufragio relativo, simbolico, tragicomico e moderno di Kim, uomo d’affari che ha fallito e si vede… leggi tutto
Una pellicola che segna il labile confine tra surreale e grottesco. Un uomo tenta il suicidio gettandosi da un ponte ma il fiume lo porta su un'isoletta situata nel fiume Han. Quando prova a scappare a nuoto dalla stessa, rischia di annegare, non riuscendo a nuotare. Gran premessa, da svenuto sa nuotare e da sveglio no. Quando però sulla sua curiosa figura, posta nell'isolamento, pur…
Mymovies conferma la sua vocazione dalla parte del pubblico e sostiene la campagna #iorestoacasa offrendo gratis ai propri lettori una risposta concreta alla… segue
A volte ritornano, pare. Dopo la pubblicazione dell'originaria lista dei "20 (E PASSA) BEI FILM MISCONOSCIUTI" (ormai tipo più di 80!), m'è balenata alla mente l'idea, ammetto derivativa, di…
Le classifiche non sono il mio forte: scelgo un film e oh, forse avrei dovuto mettere quell'altro...e ma poi c'è, aspe', pure quell'altro che merita lo stesso...e per non fare torto a nessuno, non ne scrivo…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Bellissima favola metropolitana che esplora abilmente il tema dell’isolamento e della fuga dalla vita sociale, attraverso la storia e l’intreccio dei due protagonisti, Kim Seung-geun, un uomo che nel tentativo di suicidarsi finisce bloccato ed isolato su un’isola in mezzo al fiume, e Kim Jung-yeon, una ragazza hikikomori¹,che dalla sua camera è l’unica…
Era il lontano 1999 quando, con il nuovo millennio ormai alle porte, a Udine fu inaugurato un festival con una mission ben chiara: esplorare il cinema… segue
Un mancato suicida si ritrova prigioniero su un'isola disabitata al centro della propria città; solo una ragazza che vive ormai da anni segregata in casa si accorge di lui. Questo film racconta la storia di due solitudini, le quali si annullano nel momento in cui i rispettivi protagonisti comprendono di avere bisogno l'uno dell'altra. Sfondo della narrazione, e causa delle condizioni dei…
Play a very disgusting
[mèr-da] s.f.
prima di tutto è uno scarto del nostro organismo espulso con la defecazione. E infatti in questo periodo è tornata in auge con questo video che…
I mezzi di comunicazione hanno da sempre influenzato la società (e viceversa) , ma con l' avvento di internet questo processo ha subito un' impennata, tanto da marcare un crocevia culturale. Cambiano le…
CastAway on the Moon è un film sudcoreano del 2009, scritto e diretto da Lee Hae-jun, giovane autore appartenente alla "splendente generazione del 70" (personale licenza poetica dal momento che negli anni Settanta in Corea del Sud sono nati solo grandi registi/sceneggiatori: oltre a Lee -classe 1973- cito Ryoo Seung Wan, Na Hong-jin, Lee Jeong-beom, Park Hoon-jung)
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Il lessico visuale di Incani, dove il paesaggio testimonia il predominio sulla parola e viceversa il logos si fa puro scorcio di scenario, è uno squarcio impressionante ( la casta inceste natura, la…
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Commenti (4) vedi tutti
Avvincente e commovente storia di solitudine, alienazione, disperazione, riscatto e rinascita, in sottile equilibrio tra il surreale e il poetico. Molto bravi gli attori.
commento di Fanny SallyCi si può perdere in un'isola immersa tra palazzi e persone? Sì, e si può anche ritrovarsi in quell'isola, quando si pensava di aver perduto se stessi. La favola di Daniel Defoe reinventata in una chiave più introspettiva e poetica.
leggi la recensione completa di alfatocoferolodivertente ed edificante commedia surreale che ha il "solo" difetto di tirarla un po' troppo per le lunghe, una volta mostrate le sue carte. una mezz'ora di meno e sarebbe stato un autentico gioiellino.
commento di giovenostaRacconto essenziale impreziosito pero' di immagini molto liriche e di una estrema cura cinematografica e fotografica. Poetico ma esile.Un vero gioiello i titoli di coda.
commento di leoperutz