Regia di Breck Eisner vedi scheda film
Che il remake cinematografico perda ogni connotato di originalità per definizione è un dato di fatto. Non potendo fare troppa leva sulla storia, per valutare la pellicola, si tratta soprattutto di analizzare gli aspetti tecinici di realizzazione. "La città verrà distrutta all' alba" di Breck Eisner si rifà all' omonimo film di Romero datato 1973 ; il tema principale è il medesimo : un aereo militare precipita nel bel mezzo della campagna americana portando con sè un virus destinato alla guerra batteriologica. Le acque del fiume, in cui si è inabissato il veicolo, vengono subito inquinate dall' arma che altro non è che un ceppo alterato della rabbia. Ben presto si scatena l' epidemia nella cittadina adiacente al luogo dello schianto e la popolazione locale inizia ad uccidersi l'un l'altro. Quello che segue è lo scenario tipico del genere : panico incontrollabile, intervento del governo, quarantena, un manipolo di stoici che riesce a scampare alla ghettizzazione e la realtiva fuga disperata verso l' ignoto. Privato di qualsiasi valenza politica, il film di Eisner è un dignitoso action/horror girato con mestiere e buona padronanza di ritmo e tensione. Discreto il montaggio, buona l' ambientazione negli ampi spazi aperti, encomiabile il fatto di non aver esagerato con gli effetti speciali e con le sequenze splatter sebbene ce ne siano almeno un paio piuttosto gustose e ben congegnate. In definitiva un prodotto di onesto intrattenimento che non esalta ma non annoia, complice anche un cast non stellare ma efficace con in testa Radha Mitchell - non nuova a questo tipo di pellicole, vedi "Silent Hill" - e Timothy Oliphant che contro ogni previsione (e "Hitman" a parte) inizia a ritagliarsi un suo convincente spazio su grande schermo.
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