Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Parodia non molto riuscita dei Quattro dell'Ave Maria, di qualche mese precedente, con un bell'assortimento di 'seconde linee' (perlomeno fino a quel momento) mandate a farsi valere in ruoli di primo piano: Villaggio (la cui carriera è al decollo esattamente in questo periodo), Montesano (giovanissimo), Lionello e Toffolo (che rimarranno comunque ancorati a ruoli di spalla anche per la futura carriera cinematografica). Se gli interpreti sono buoni, però, la storia non ha il necessario mordente e pure la regia si limita ad offrirci (ed a calcare la mano su) qualche gag fumettistica senza particolare originalità, sminuendo così il già scarso potenziale narrativo. Villaggio interpreta per la prima volta sul grande schermo l'arcinota scenetta in cui mangia senza farsi vedere dal vicino. In sceneggiatura c'è anche Maurizio Costanzo, le musiche sono di Bacalov. 4,5/10.
Due banditi pasticcioni mettono le mani su una cassa piena di oro rubato; immediatamente un terzo pistolero si aggiunge a loro, ma non è molto più scaltro dei due. Finiti ben presto in carcere, in cella conoscono il quarto elemento del gruppo: evadono e la loro fuga finisce in un casinò. Qui la scazzottata finale li attende.
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