Regia di Nino Bizzarri vedi scheda film
Un lavoro che mancava, ma soprattutto ben realizzato, costruito con perizia ed affetto, ma non prostrazione verso uno dei più grandi scrittori italiani del ventesimo secolo. Interessanti le testimonianze: ci sono il collaboratore Tullio Pinelli (8 e ½, per dire un titolo), l’attrice Franca Valeri (Il segno di Venere è stato scritto da Flaiano), la vedova Rosetta Rota, il figlio dell’amica Suso Cecchi D’Amico, Masolino, che racconta di quando, lui bambino, Flaiano veniva a trovare la madre; non mancano i dettagli sulla vita privata dello scrittore, dall’infanzia in collegio alla trasferta americana da cui nacque lo sfortunato romanzo Melampo, dalla triste storia della figlia malata alle frequenti scappatelle extraconiugali. Incredibile come il cinema possa accorgersi solo nel 2003 (e con un bel documentario ingiustamente passato quasi inosservato, che ha ottenuto perlomeno una nomination ai David) di uno degli sceneggiatori più grandi che ha mai avuto. 7/10.
Raccolta di interviste ad amici, collaboratori ed alla vedova di Flaiano, corredate da filmati d’epoca, per ricostruire la vita e la complessa identità di uno scrittore prolifico e silenzioso, per tanti (anche a lui vicini) rimasto un uomo ‘segreto’.
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