Il vagabondo Lucas (Paul Dano) e Jacque (Brian Cox), proprietario di un bar, si ritrovano nello stesso ospedale a causa di un tentato suicidio e di una crisi cardiaca. Conscio che non vivrà ancora per molto, Jacque prende il giovane sotto la sua ala e gli insegna il mestiere di barman nel suo locale, frequentato sempre dalla stessa clientela. La vicinanza di Lucas, sensibile e altruista, rende Jacque meno cinico e collerico. L'arrivo di April (Isil De Lesco) una giovane hostess, mette a dura prova la loro amicizia.
Si guarda con affetto questo film, non se ne può fare a meno, tutto congiura ad aprire un varco anche nel cuore più indurito, e si sorride di gusto, e spesso, alle battutacce di Jacques, da antologia.
Un iracondo, misogino e misantropo gestore di bar s'affeziona a un senzatetto aspirante suicida, suo compagno di camera in ospedale, e gli offre un tetto e un tirocinio. Yin/Yang ed echi di Seven Pounds.
Arrivato in Italia a Torino lo scorso dicembre al Sottodiciotto filmfestival (e non dimentichiamo che la sezione era stata inaugurata da quell’altro delizioso gioiello di Micmacs à tire-larigot - L'esplosivo piano di Bazil) The good heart è la terza prova cinematografica di Dagur Kári, regista di un cinema di confine, l’Islanda, al… leggi tutto
Film drammatico sull'incontro, solo apparentemente fortunato, tra un burbero gestore di un bar e un giovane senzatetto di buon cuore. La sceneggiatura debole, con annesso finale cinico prevedibile con lauto anticipo, non aiuta il messaggio (riassumibile, senza particolari sfaccettature, nel solito 'la vita è ingiusta'). La bravura degli attori, tuttavia, rende l'opera… leggi tutto
Lucas è un giovane barbone che ha tentato il suicidio; Jacques un barista avanti con gli anni e malmesso, che soffre di cuore. Si incontrano in ospedale, fanno amicizia e il primo va a lavorare dal secondo. Nonostante l'ingenuità di Lucas e il caratteraccio di Jacques, nonostante pure l'ingresso della svampita April nella vita del ragazzo, decisamente antipatica al barista, il… leggi tutto
Ogni luogo paese, ha il suo posto di ritrovo, che può essere un punto di partenza o di permanenza a seconda del momento della giornata in cui ci troviamo. Nel mio caso e nel mio paese era il Bar, dopo cena era…
Lucas è un giovane barbone che ha tentato il suicidio; Jacques un barista avanti con gli anni e malmesso, che soffre di cuore. Si incontrano in ospedale, fanno amicizia e il primo va a lavorare dal secondo. Nonostante l'ingenuità di Lucas e il caratteraccio di Jacques, nonostante pure l'ingresso della svampita April nella vita del ragazzo, decisamente antipatica al barista, il…
Lucas (Paul Dano) è un vagabondo che si sente “fuori dalla società civile”. Jacque (Brian Cox) è un uomo dal carattere difficile proprietario e gestore della “Casa delle ostriche”, un bar frequentato da pochi ma fedeli clienti, rigorosamente maschi. I due si conoscono in ospedale perché entrambi hanno rischiato di morire : Lucas per aver…
Strani, bizzarri, eccentrici, ribelli, esclusi: il cinema è pieno di freaks. È proprio dal film Freaks che viene l'idea per questa playlist (e per il suo titolo). Volevo creare uno spazio…
Film drammatico sull'incontro, solo apparentemente fortunato, tra un burbero gestore di un bar e un giovane senzatetto di buon cuore. La sceneggiatura debole, con annesso finale cinico prevedibile con lauto anticipo, non aiuta il messaggio (riassumibile, senza particolari sfaccettature, nel solito 'la vita è ingiusta'). La bravura degli attori, tuttavia, rende l'opera…
È il racconto di due solitudini che si incontrano per caso in ospedale in un momento tragico. Peccato per l'eloquio di uno dei due protagonisti che risulta sgradevole e gratuito. L'interpretazione è buona ma il messaggio non è edificante.
Film bellissimo, semplice, schietto e lineare nel suo sviluppo e nei suoi personaggi.
La storia si sviluppa sul contrasto tra il carattere semplice e sensibile di un giovane senzatetto amante degli animali, ed il carattere semplice e burbero del proprietario di un bar per soli uomini e soli clienti abituali nei bassifondi di New York; barista vecchio e malato di cuore, che si mette…
all'una e trentacinque circa in sottofondo: un film visto quasi per caso (se mai esiste...), non conoscevo il regista, gli intepreti sì, Cox e Dano, del quale torna in mente la definizione di Leone a proposito Eastwood, due pose, una col sigaro e senza, però in questo piccola opera è intonatissimo. Penso che un attore come Cox, adori una parte del genere in una storia certo…
Arrivato in Italia a Torino lo scorso dicembre al Sottodiciotto filmfestival (e non dimentichiamo che la sezione era stata inaugurata da quell’altro delizioso gioiello di Micmacs à tire-larigot - L'esplosivo piano di Bazil) The good heart è la terza prova cinematografica di Dagur Kári, regista di un cinema di confine, l’Islanda, al…
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Si guarda con affetto questo film, non se ne può fare a meno, tutto congiura ad aprire un varco anche nel cuore più indurito, e si sorride di gusto, e spesso, alle battutacce di Jacques, da antologia.
leggi la recensione completa di yumeUn iracondo, misogino e misantropo gestore di bar s'affeziona a un senzatetto aspirante suicida, suo compagno di camera in ospedale, e gli offre un tetto e un tirocinio. Yin/Yang ed echi di Seven Pounds.
commento di movieman