Regia di Giambattista Avellino vedi scheda film
Ogni buona idea per un film, dalle nostre parti, viene invariabilmente sprecata in fase di realizzazione. È un esempio di questa prassi anche questo C'è chi dice no, storia di tre ex compagni di scuola che si ribellano al nepotismo imperante nella società italiana (nella specie: università, sanità e informazione). Inverosimiglianze e ripicche sentimentali rischiano di inficiare il risultato di un film nato dalla giusta indignazione per un sistema di lunga tradizione in Italia, dove data quanto meno dai tempi dei papi medievali e rinascimentali.
C'è chi dice no, dal titolo vascorossiano, potrebbe essere un film scritto o finanziato dal Movimento 5 Stelle e sembra riflettere ispirazione e difetti di quella formazione politica, le cui critiche sono generalmente più che motivate, mentre non sempre sono chiare e condivisibili le proposte di soluzione.
Fragile nella struttura, il film di Avellino ha qualche buona freccia al proprio arco nelle interpretazioni, in particolare di Luca Argentero e Paola Cortellesi (sebbene entrambi siano costretti a simulare un'improbabile inflessione fiorentina), nonché del veterano Giorgio Albertazzi.
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