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C'è chi dice no

Regia di Giambattista Avellino vedi scheda film

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La recensione su C'è chi dice no

di supadany
8 stelle

Una delle poche commedie che pur puntando al consenso del pubblico prova a sviscerare un tema annoso come quello delle raccomandazioni che da sempre è uno dei talloni d’achille della nostra società visto che i ruoli di peso non finiscono a chi ha le capacità e le competenze necessarie, bensì a chi conosce qualcuno che conta creando così un circolo vizioso senza fine.

Ottime le intenzioni, ma anche i risultati, per quanto il film non sia esente da difetti e da approssimazioni, sono comunque ben al di sopra della povera commedia italiana odierna, ambiente nel quale poi la scala sociale è fermissima (pochi nomi nuovi e vecchi cavalli da battaglia che si ripropongono stancamente all’infinito).

Max (Luca Argentero), Irma (Paola Cortellesi) e Samuele (Paolo Ruffini) sono tre giovani capaci che nelle rispettive carriere sono irreversibilmente bloccati dai raccomandati che continuano a pssar loro davanti.

Decidono quindi di allearsi e di colpire vicendevolmente (per non essere incastrati) chi gli ha soffiato la grande occasione, creando anche un movimento (“I pirati del merito”) per portare a galla le ingiustizie sul lavoro.

Poi però Max ha l’occasione di ricevere una spintarella e la loro alleanza cominciare ad avere qualche falla.

Giusto portare in sala un film che tratta un argomento così spinoso (e per certi versi disgustoso) e il soggetto scritto da Fabio Bonifacci è piuttosto valido e capace di affrontare lo “scontro” che diventa un’allegra guerriglia di tre personaggi capaci, ma bloccati nel loro percorso lavorativo.

Si ride a denti stretti, le dinamiche si susseguono con un buon incedere, alcuni passaggi sono proprio ben fatti (per esempio quando Samuele rapisce il cane e tutto quanto accade a seguire), ma non mancano alcune ingenuità (ovviamente Samuele trova la casa della “vittima” aperta) ed alcuni espedienti sono abbastanza dozzinali, ma su tutto vi è uno spirito che senza arrivare ad essere completamente anarchico (e quindi coraggioso fino nel midollo), possiede almeno una carica propositiva spesso assente nel nostro cinema destinato ad allietare vaste fasce di pubblico.

Sarà anche per questo che non è stato il successo che ci si aspettava (anche perché la Cortellesi era in un periodo decisamente “hot” ed Argentero ha sempre un suo seguito) ed è un peccato, perché le carognate spassose (gli attacchi ai tre raccomandati) o infime (i sotterfugi degli arrivati per proteggere le proprie conoscenze) non mancano e soprattutto non si cerca un improbabile happy end (per quanto poi sia giusto il messaggio che la soddisfazione personale non te la può togliere nessuno), d’altronde questa è l’Italia.

Complessivamente discreto, ma si merita comunque un mezzo punto per aver provato a fare qualcosa di diverso e strettamente legato al nostro presente (e non solo). 
VOTO : 7/10. 

Su Giambattista Avellino

Abbandona la sicura e prolifica collaborazione con Ficarra e Picone e prova a fare qualcosina di più.
Alcune ingenuità non mancano, ma ha una buona marcia e averla avuta parlando di argomenti impegnati (seppur con uno spirito quasi sempre leggero) è un punto a suo favore.

Su Paola Cortellesi

Niente di incredibile, ma comunque attenta e piuttosto efficace senza inutili personalismi.
Discreta.

Su Luca Argentero

Il sorrisone da belloccio non manca quasi mai (ed ogni tanto sarebbe meglio evitarlo), ma riesce ad essere piuttosto simpatico, sveglio e dinamico.
Discreto.

Su Myriam Catania

Semplice e carina.
Sufficienza piena per lei.

Su Paolo Ruffini

Abbastanza controllato e mediamente simpatico.
Più che sufficiente.

Su Giorgio Albertazzi

Con poche mosse tratteggia bene il classico personaggio che dirige tutto dall'alto della sua posizione.
Efficace.

Su Claudio Bigagli

Prova sostanzialmente corretta in un ruolo semplice.
Preciso.

Su Marco Bocci

Efficace il suo personaggio stupidotto che arriva dove non si meriterebbe di essere.
Più che sufficiente.

Su Roberto Citran

Pochissime scene per lui recitate senza sbavature ne grosse cose da segnalare.

Su Chiara Francini

Ruolo limitato a poche battute ed apparizioni.
Sufficiente.

Su Edoardo Gabbriellini

Il volto e la parlantina risultano immediamente amichevoli, anche se la parte lo è un pò meno.
Sufficiente, ma i tempi di "Ovosodo" sono ormai lontani anni luce.

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