Regia di Scott Hicks vedi scheda film
Prendendo spunto da una storia vera,un dramma familiare in cui un giornalista sportivo,abituato a girare per lavoro per tutta l'Australia,inglese trapiantato in Australia per amore,improvvisamente vede il suo assetto esser stravolto.La seconda moglie muore,lasciandogli il figlio piccolo,quello maggiore vive in Inghilterra con la prima consorte,e tutto va ridiscusso,compreso quel che pensava di poter gestire,e un modo nuovo di vivere la paternità.Scott Hicks,da sempre cineasta alle prese con conflitti emotivi,rapporti paterni o filiali complicati,mette al centro del racconto il non morbido Clive Owen,interprete peraltro spesso interessante,che non lesina di mostrare le inadeguatezze,le goffaggini e gli atteggiamenti sbagliati di un uomo che,come molti altri prima e dopo di lui,ha delegato alle donne il mènagement familiare,e il rapporto con due ragazzi,con le difficoltà del caso.Certo,non è un capo d'opera,non sempre regia e sceneggiatura mostrano di padroneggiare certi cambiamenti di prospettiva,o di comportamento,del protagonista,ma va detto che "Ragazzi miei" non è assolutamente un film ricattatorio,racconta con sobrietà un dramma umano,e non ricorre alla via facile della lacrima,nonostante ci siano tutti i presupposti:anzi,spesso è incline ad una solarità inconsueta per un titolo di questo genere,e si lascia vedere con simpatia.Compresi quei momenti in cui un uomo molto comune capisce che non può semplicemente gestire tutto come credeva di poter fare,e ci sbatte il muso.
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