Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
Luciano Emmer osserva da vicino le pecore di Cheyenne, una ragazza che fa un mestiere sempre meno diffuso: quello del pastore.
Un'ora di documentario con uno scarno commento in voce esterna affidato alla protagonista, Cheyenne Daprà, e per lo più impostato sulle immagini e sui loro suoni: Le pecore di Cheyenne rappresenta l'ennesimo studio ravvicinato, sul campo, da parte di un cineasta attento, curioso e profondamente umano come Luciano Emmer, all'alba dei 90 anni (classe 1918) ma ancora piuttosto attivo (girerà fino ai suoi ultimi giorni, sostanzialmente). La particolarità di questo lavoro sta nell'essere composto da quattro 'episodi' relativi a quattro giornate di riprese nel corso di un intero anno: una per ciascuna stagione. Un film che si costruisce pian piano, con la placida e rassegnata calma del popolo montanaro, seguendo la protagonista nelle sue attività quotidiane distanti e distaccate dal caos e dalla fretta del mondo cittadino. 6/10.
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