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Dalla vita in poi

Regia di Gianfrancesco Lazzotti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dalla vita in poi

di zombi
8 stelle

che gran bella sorpresa questo film. poi forse il giudizio è eccessivo, ma siccome le commedie italiche sono quasi sempre piuttosto bruttarelle, il fatto che non si parli di trentenne o quarantenni in crisi o di lucchetti a ponte milvio, o di scolari alle prese con gli esami o fantomatici comici che cercherebbero di farti almeno sorridere è veramente rinfrancante e rinfrescante. il film è deciso e rapido come la sua protagonista. parla di due persone che si trovano e si amano ma solo perchè una delle due lo ha deciso. poi il film è anche altro. una specie di heist movie dove un gruppo di persone decide di farla pagare ad una piccola e grezza persona che crede che la divisa lo renda inattaccabile. non devono rubare malloppi, ma devono far ritrovare il giusto peso delle cose e così definitivamente si accorgono che sono fatti l'uno per l'altra. il film offre anche diversi momenti comici, come l'eccitante incontro/scontro tra la capotondi e buccirosso, che serve  per accorgersi della verve interpretativa della capotondi e per la padronanza dei tempi con buccirosso che invece alle prime armi non è e in gomorra lo ha ampiamente dimostrato. nigro, che è una delle più belle creature mai apparse su questa terra, essendo in slip per quasi tutto il film ha saputo essere credibile nei panni del delinquente rude e scorbutico riuscendo a distogliere l'attenzione dal suo corpo da oscar. buoni anche i ruoli di contorno che non sono semplici figurine che compaiono solo per riempire i buchi, ma sono persone che transitano davanti lo schermo lasciando un segno. la romanoff pantera coattina sciampista perfetta coi leggins metallizzati e le mesch in tinta, ma soprattutto pino insegno solitamente insopportabile, è uscito dal suo ruolo o perlomeno è entrato in un ruolo che non si dimentica. cazzone che ha bisogno di una lezione. insomma una commedia agrodolce, non volgare e stupidotta che ti comunica la sensazione di non aver affatto perso tempo.

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