Regia di Hong Sang-soo vedi scheda film
una ronde sentimentale divertente e infantile, dove gli uomini sono ragazzini infantili e depressi o poeti che non poetano. c'è una madre che chiede a tutti di chiamarla madre dispensando affetto a tutti tranne che al figlio. un poeta scappato da seoul e rintanatosi nella cittadina di mare e un marito fedifrago che ingurgita antidepressivi come fumare sigarette. avere un rapporto sentimentale sembra la cosa più difficile in questo film. raggiungere la felicità, ancora peggio. e forse ce la si può fare ubriacandosi fino a star male. il regista parla dei giovani non giovanissimi come di animali insicuri sempre pronti al pianto, che scappano dalle loro responsabilità lasciando una città per approdare ad un'altra più piccola che sembra più accogliente e trovando una donna piccola e magra che li consola facendosi chiamare madre. aggrapparsi alle tradizioni forse può aiutare, sognando un ammiraglio della gloriosa storia coreana che consiglia di vedere sempre il buono delle cose e delle persone. un rohmer con umorismo bislacco.
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