Regia di Rebecca Zlotowski vedi scheda film
Film francese indipendente diretto dall'esordiente Rebecca Zlotowski che racconta con freddezza e realismo l'estrema solitudine di una ragazza che si ritroverà ad affrontare con le sue sole forze un difficile momento della sua vita, dove il silenzio delle stanze vuote della propria casa evidenzieranno un dolore sempre più straziante e l'amicizia e l'amore si riveleranno solo illusioni a cui aggrapparsi per potersi sentire ancora parte di qualcosa e nascondersi da se stessa.
Leá Seydoux è un attrice malinconica che riesce a trasmettere con naturalezza una depressione e una tristezza tangibile e toccante, dove la regia di Zlotowski insiste costantemente nell'inquadrare il suo viso, ma dandoci raramente la possibilità di osservarla direttamente in volto, dando così un forte senso di vergogna e isolamento.
Ci pensarà il riflessivo finale a portarci un minimo di speranza, dove la giovane ragazza finalmente comincia a guardarare in faccia alla realtà gurdando sopratutto dentro se stessa, trovando le proprie colpe e rimpiangendole, iniziando ad ascoltare senza più paura il "silenzio" del mondo per poter riascoltare ancora il suono della vita.
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