Regia di Cheol So Jang vedi scheda film
Il Cinema coreano, comunque lo si prenda, rimane una delle cinematografie mondiali più originali e potenti. Ormai anche il nostro paesucolo se n'è accorto e non è difficile recuperare parecchi capolavori rimasti sciovinisticamente sconosciuti. Per questo esistono le piattaforme, che hanno allargato le possibilità di visione, almeno per chi non sia culturalmente pigro. Questo eccellente "Bedevilled", per esempio, si può recuperare sull'ottima (e molto economica) piattaforma di MyMovies, specializzata (anche) in film dell'est del mondo. E' l'esordio, del 2010, di Jang Cheol-soo, ed è, manco a dirlo, un potentissimo e disturbante "revenge movie", che lascia poco al sentimentalismo e tanto al sangue. Una storia terribile, di violenza domestica, di patriarcato e di sevizie, in cui tutti, a vario grado, sono colpevoli, dove l'innocenza di un'amicizia nata nell'infanzia, viene macchiata, crescendo, da una vita durissima, cattiva e senza alcuna possibilità di futuro. Tutto questo muove la protagonista, Bok-nam, che, un po' come avveniva nei film di Peckinpah, fa esplodere la sua rabbia in quaranta minuti finali quasi insostenibili. Etichettato erroneamente come "horror", a meno di non considerare "orrore" il contesto sociale, è un thriller vertiginoso, che va in crescendo, mettendo a nudo, com'è tipico dei film coreani, i guai, tanti, di una società come quella asiatica. Un pugno nello stomaco, certamente, ma sono film come questi che vanno visti, meditati e conservati. Tenetevi volentieri la fuffa.
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